Rassegna storica del Risorgimento

MOVIMENTO CATTOLICO BERGAMO (PROVINCIA) 1904-1913; NON EXPEDIT
anno <1971>   pagina <65>
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l cattolici bergamaschi 65
Quanto agli altri candidati politici bastino questi cenni relativi a Gian* forte Suardi, tra i più accetti dei liberali all'elettorato cattolico bergamasco.
Di parte ministeriale, egli condusse quasi indisturbata la sua campagna elet­torale nel tradizionale feudo di Trescore, mentre in Bergamo il comm. Giuseppe Piccinelli doveva contendere con il socialista avv. Federico Maironi. La lotta tra questi fu imperniata sull'alternativa capitalisti-lavoratori e soccombette il Maironi, cbe tuttavia raccolse 1.345 voti, contro i 2.122 del suo avversario.
II Suardi nei suoi discorsi apparve allineato col programma progressista del Governo, benché avesse votato non solo contro il ministero Saracco (1900-1901), ma anche contro quello Zanardelli (1901-1903), che già mostrava di evol­vere in senso giolittiano.
H Giolitti meritava le sue simpatie per la sua politica estera calma, franca, precisa; per la sua finanza affidata ad un uomo di grande dottrina...; per aver messo da parte il divorzio e per la sua comprensione per il recente movimento operaio, comprensione tuttavia mal ripagata pochi mesi dopo, nel settembre* con organizzati disordini.
Accoglieva, comunque, quanto già nel passalo aveva auspicato ed ora si realizzava: regolamentazione del lavoro delle donne e dei fanciulli; case popolari; lotta contro la pellagra; legge sul riposo festivo; leggi a favore dei maestri e delle scuole, anche serali e festive, intangibilità delle spese militari, anche per contenere eventuali moti sovversivi; provvedimenti in favore del credito per opere di igiene, di assistenza e di previdenza.
Un programma nel quale già si delineava chiaramente, sia pure in misura incipiente, l'opera dello statista piemontese aperto al progresso economico e sociale della Nazione e meglio orientato verso i cattolici e le loro aspirazioni..
Il Suardi aveva trovato nel Giolitti nn suo interprete, perché egli appar­teneva proprio a quella borghesia progressista, che non mancava nell'Italia set­tentrionale, e specie nell'industre Lombardia: presidente della Società Zootecnica e del Convegno degli Agricoltori aveva introdotto nella sua azienda nuove rotazioni, culture, macchine, tutto quanto c'è suggerito dai competenti; presi­dente da venti anni della Commissione per hi lotta contro la pellagra, aveva ottenuto una legge per combattere il doloroso flagello; aperto ai progresssi della tecnica aveva tentato la costruzione, a suo rischio e pericolo, di un impianto speciale idroelettrico e lavorato per l'apertura di due nuove tramvie, percorrenti tanta parte del Collegio di Trescore; membro della Giunta del bilancio, infine, aveva avuto il compito delicatissimo di esaminare le gravi imputazioni a carico dell'ex ministro Nasi .
Si poteva ben riconfermare deputato chi auspicava forte la Patria unita, ferme le istituzioni, rispettata la fede dei nostri padri, mantenuta fraternamente la pace fra le varie classi >, che era una edizione ad uso dell'elettorato berga­masco del motto governativo né reazione, né rivoluzione.
Notevoli alcuni eventi in Bergamo e Provincia che intercorsero tra le ele­zioni del 1900 e quelle del 1904. Nel 1901 nasce si potrebbe dire la O.C. di Bergamo, con l'apertura in Città Alta di un Cìrcolo Democratico Cristiano; a Nossa il Rezzara celebra la XIV Festa Federale delle organizzazioni professio­nali, che definisce aconfessionali, suscitando le ire dell'avv. Federico Maironi; nel 1902, su iniziativa di Luigi Luzzatti e di alcuni deputati, tra i quali Gianforte
1> GUNPORTE SOAKW, op. *., voi. H, pp. 391403.