Rassegna storica del Risorgimento

MOVIMENTO CATTOLICO BERGAMO (PROVINCIA) 1904-1913; NON EXPEDIT
anno <1971>   pagina <66>
immagine non disponibile

66 Alberto Agazzi
Suardi, è lanciala la campagna por unu legge per le Case popolari > ed il Rezzara collabora sub ilo alle prime iniziative in tal senso; in provincia di Ber­gamo il 12 novembre 1902 muore don Davide Alberlario (Filighera Milanese 1846-Carenno 1902), direttore del l'Osservatore Cattolico* il coniatore della espressione preparazione nell'astensione : egli, pur in mezzo ad ondeggia* menti nella scelta degli indirizzi migliori nel condurre il Movimento catto­lico, contribuì certo ad aprire la via per una risoluzione conciliativa della annosa questione romana; don Clienze Bortolotli celebra a Brembate Sotto la XV Festa Federale delle organizzazioni professionali; il 5 marzo 1903 muore C. B. Cap­roni, primo direttore de l'Eco di Bergamo e il 23 marzo Francesco Galbiati, oratore, polemista, organizzatore e dotto collaboratore del Corriere della Dome-nica: ) Gianforte Suardi il 28 maggio 1904 celebra alla Camera l'on. nob. Gio­vanni Finardi, volontario della spedizione Medici e nel 1866 uno dei bersaglieri garibaldini comandati dal Castellini.2) Anche le elezioni del 1909 (XXIII Legi­slatura) furono combattute in base alla legge del 1882. Gli elettori furono 2.930.473, cioè l'8,3 della popolazione; votarono 1.903.687, cioè il 65: la punta massima rispetto a tutto il periodo 1861-1924. La distribuzione percentuale tra Nord, Centro, Sud e Isole fu press'a poco uniforme. Gli eletti ebbero in media 2.388 voti; i non eletti 1.245.
I cattolici passarono dal 0,5 al 4 (da 3 a 16 deputati) ed ebbero 73-015 voti: essi si attennero, in sostanza, alle direttive di cinque anni prima, fissate In una circolare dell'Unione Elettorale dell'ottobre 1908, che raccomandava i principi di ordine, di libertà e di giustizia ed il ripudio di ogni complicità nell'opera settaria di coloro che innalzano e sventolano la bandiera dell'anticle­ricalismo . I socialisti scesero dal 21,3 al 19 , ma passarono da 29 a 41 deputati ed ebbero 347.615 voti: coi repubblicani e con i radicali sommavano a 110 seggi, contro i 90 del 1904; essi ebbero oltre il 50 dei voti validi tra l'altro a Milano, a Venezia, a Firenze, a Roma, a Catania.
Votarono per i ministeriali, che nel complesso perdettero 59 seggi, soprat­tutto le provincie del Sud; ma l'indebolirsi nel seno della maggioranza dell'op­posizione moderata (da 76 a 36 seggi) favorì il formarsi di un Parlamento e di un Governo in grado di reggere il paese con una sufficiente stabilità.
A Bergamo ebbero diritto al voto 1*8,2 della popolazione, contro il 73 delle elezioni precedenti. La popolazione maschile di 21 anni assommava a circa 120.000, di cui 12.000 analfabeti; gli elettori furono 42.841 e, benché l'astensio­nismo fosse diminuito in città ed in provincia, anche per l'elevato numero di emigranti, una buona percentuale non si recò alle urne: votarono 22.604 elet­tori, cioè il 52,7 contro il 65 , che fu la media nazionale.
Nelle elezioni i cattolici si erano seriamente impegnati con una prepara­zione di lunga mano. U 9 aprile 1905 il Vescovo aveva benedetto il vessillo della Federazione dei circoli democratici cristiani della provincia; l'anno dopo era sorto l'Ufficio del Lavoro, allo scopo di meglio dirigere il movimento del sindacalismo cristiano; il Cameroni il 18 febbraio 1908 aveva tenuto alla Camera il suo famoso discorso contro la massoneria che aveva avuto, come si è visto.
X) Vi pubblicò j] 19 marzo 1892 Passaggi di Soldatesche (1509*1518): da un vècchio repertorio del Comune di Romano,
2> Molte delle notizie relative a questi annali in GIUSEPPE BEI.OTTI, op, cit-, pp. 92-95 e in Atti più importanti dell'Amministrazione Comunale di Bergamo, Bergamo, Cattaneo, 1920, pp. 303-322 e 323-340.