Rassegna storica del Risorgimento

MOVIMENTO CATTOLICO BERGAMO (PROVINCIA) 1904-1913; NON EXPEDIT
anno <1971>   pagina <67>
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. / cattolici bergamaschi 67
larga risonanza, specialmente da noi o poco dopo. l'8 marzo 1908, era stata inau­gurata la Casa del Popolo, che raccoglieva ben 23 Istituzioni cattoliche. " La grande opera venne definita la mole adriana dei cattolici bergamaschi e anche, popolarmente, eia casa dalle 7 scale; ma essa fu qualcosa di più dì una iniziativa edile pur rilevante, se si rifletta che per la sua realizzazione si erano dovute impegnare le energie, anche finanziarie, di tutta la Bergamasca. La co­struzione dell'edifìcio aveva richiesto diuturna attività di propaganda e di impegno per tutti i cattolici bergamaschi.
Le prime avvisaglie della potenza democristiana si erano già avute nel maggio 1907, quando, in seguito alle dimissioni del doti. comm. Giuseppe Pul­cinelli, erano scesi in lotta il liberale aw. Attilio Rota ed il cattolico aw. comm. Paolo Bonomi. Gli iscritti erano 6.710 e i votanti furono 4.760. Il Bonomi nel primo scrutinio ottenne 2.887 voti ed il Rota 1.901. Occorreva, però, raggiun­gere un numero di voti superiore alla metà dei votanti e fu pertanto necessario il ballottaggio. Ma il Bonomi ritirò la candidatura, per cui, essendo rimasto unico in Bzza, riuscì eletto il Rota con 2.786 voti.2)
Nelle elezioni di due armi dopo (7 marzo 1909), abilmente orchestrate dal Rezzara attivo anche nella vicina Brescia, ove cattolici e moderati ave­vano stretta nna alleanza solida, sincera, effettiva , che aveva sgretolato il blocco zanardelliano 8) la vittoria democristiana fu completa. Più precisa* mente: nel Collegio di Bergamo, dove il numero medio di elettori fa di 6.120, venne rieletto, d'accordo coi cattolici, il liberale moderato on. Attilio Rota (2.188 voti contro i 648 toccati al socialista Leonida BissolatiJ; nel Collegio Tre* viglio-Verdello, Fon. Agostino Camerotti (3.332 voti contro 1.185 al candidato socialista Emilio Gallavresi); nel Collegio di Caprino-Ponte S. Pietro, d'accordo coi cattolici, l'on. Silvio Crespi (2.616 voti contro i 616 al socialista Sozzi)'; nel Collegio di Clusone-Gandino-Lovere venne eletto l'aw. Paolo Bonomi (3.027 voti contro gli 839 toccati al radicale dissoni); nel Collegio di Zogno-Àlmenno-Piazza Brembana il cav. Egildo Carugati (2.138 voti su 2.365 votanti); nel Col­legio di Trescore-Sarnico-Alzano venne rieletto d'accordo coi cattolici, il conte Gianforte Saar di (2.689 voti contro i 362 toccati al socialista aw. Tiraboschi); ed infine nel Collegio di Martinengo-Romano. d'accordo coi cattolici, il liberale moderato conte Giacinto Benaglio (2.482 voti contro i 255 andati al competitore socialista Minguzzi). 4~>
Dopo il Cameroni, scrive Bortolo Belotti, le organizzazioni cattoliche diventarono, si può dire, padrone della rappresentanza politica bergamasca, che però generalmente venne lasciata a liberali moderati ,5) quali erano Egildo Carugati a Zogno, Silvio Crespi a Caprino Bergamasco, Gianforte Suardi a Tre-score. Giacinto Benaglio a Martinengo. Di non diverso indirizzo erano od erano stali Giovanni Finardi. Giuseppe PiceineUi, Attilio Rota, Luigi Malliani e lo stesso Bortolo Belotti, tutti rispettosi dei sentimenti religiosi delle popolazioni, anche se a volte ligi alle esigenze dottrinali della dottrina liberale, notoriamente laica,
) GIUSEPPE BELOTTI. op. cUn p. 100.
2) Luigi Michelino in L'Eco di Bergamo del 20 aprile 1963. Il Rota, oltre che nella XXII, fu Deputato in altre due Legislature; eletto Senatore nel 1913 mori l'unno
193L
3) Lettera del Rezzara n Pio X, in GIUSEPPE BELOTTI. op. cit.. pp. 101-102. <) GIUSEPPE BELOTTI, op. cit* pi. 101.
B) BORTOLO BELOTTI, op. cit.. voi. VI, p. 265.