Rassegna storica del Risorgimento
MOVIMENTO CATTOLICO BERGAMO (PROVINCIA) 1904-1913; NON EXPEDIT
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1971
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68 Alberto Agazzi
Il card. Antonio Agliardi accoglieva con soddisfazione gli esili della competizione e cosi scriveva al Rezzara: Altri manderanno le loro congratulazioni ai deputati cattolici eletti: io mando le mie, prima che agli altri, a Lei, che ce li ha dati .l)
IL periodo 1904-1909, occupato dalla XXII Legislatura, vide in Bergamo e nella provincia alcuni eventi significativi, sul piano della cultura e delle civili e patrie pacifiche competizioni e celebrazioni.
L'evento più significativo fu la nomina (29 gennaio 1905) a Vescovo di Bergamo di inons. conte Giacomo Maria Redini Tedeschi, che fece il suo ingresso nella Diocesi il 9 aprile. Nato nel 1857, già alunno del Collegio vescovile di S. Alessandro in Bergamo, iniziò la sua attività sacerdotale nella natia Piacenza, perfezionando la sua cultura a Roma, ove fu docente di sociologia all'Istituto Leoniano, ed affinando il suo spirito pratico ed acuto nelle assise cattoliche del* VOpera dei Congressi, per la quale cominciò attivamente ad operare fin dal 1882. In quello di Fiesole (31 agosto-I settembre 1896) egli parlò della Missione del Sacerdote nell'azione cattolica , sostenendo la tesi che il Prete deve asso* Imamente entrare nella vita sociale; deve coraggiosamente lottare per entrarvi; deve, una volta entrato, mantenere, o vivo o morto, il suo posto conquistato... , insieme impegnandosi a muovere mia guerra senza quartiere al liberalismo moderato. Idee queste ch'egli sosteneva anche in qualità di assistente ecclesia' stico di quel Circolo della Immacolata in Roma al quale, nel 1898, si sarebbe iscritto don Luigi Sturzo, che quindi in qualche modo passò attraverso quelle influenze di sociologia cristiana avanzata, che nella Lombardia e nel Veneto in genere, ed a Bergamo in particolare, aveva i suoi, centri più efficaci ed impegnati.
Fondatore della Associazione per la santificazione delle Feste; fautore delle Casse Rurali, anche come mezzo per combattere l'urbanesimo e legare alla terra i contadini, costituenti la classe sociale di più alta sanità morale; delegato speciale dell'Opera dei Congressi per l'Umbria (1898-1900) e vice-presidente dell'Opera stessa, ma nel suo ambito impegnato con più vasto respiro e con più ansia del Pagannzzi, convinto com'era dell'imminenza della suprema lotta fra socialismo e cattolicesimo; fautore dell'accoglimento della espressione demo-crazia cristiana a significare un movimento sociale popolare, che impegnasse nella sua attività anche le donne; presidente del Comitato Romano dei Congressi (8 giugno 1902), il Radini Tedeschi fu per un decennio decisivo ed oltre l'anima, la vita di tutto come scrisse il Roncalli di quel movimento cattolico avanzato, allora operante in Roma, nel momento stesso in cui il Murri, lo Sturzo nel centro stesso della Cristianità si muovevano per la stessa causa, pur in mezzo a difficoltà, ed anche ad errori, imputabili non solo agli uomini, ma anche ai tempi. E che difficoltà notevoli ci fossero lo provò la crisi causata dalla circolare Grosoli del luglio 1904, creduta di ispirazione inumana (così conferma anche il Radini Tedeschi) ove si parlava di cammino in avanti , di opera dei viventi , che non avrebbero dovuto essere intrecciati da questioni morte nella coscienza nazionale ; difficoltà che causarono le dimissioni del Grosoli, di Sturzo e dello stesso Radini Tedeschi che angosciato scriveva al Medolago Albani: Si sono misurate le conseguenze? Si vede dove si va a finire? Si vuole la dissoluzione dell'Opera? . Ed infatti il Grosoli fu sconfessato, VOpera dei Con-
-> GIUSEPPE BELOTTI, op. cit p. 150. Lettera dolili marzo 1909. Il Cardinale non usa più la terminologia cattolici deputati >.