Rassegna storica del Risorgimento
MOVIMENTO CATTOLICO BERGAMO (PROVINCIA) 1904-1913; NON EXPEDIT
anno
<
1971
>
pagina
<
75
>
l cattolici bergamaschi 75
prio ora, al momento dell'applicazione del Pàtio Gentilmii. sono conte angosciati dal sospetto di aver perduto la piena fiducia del Papa. ''
C'era da dire, comunque, che l'introduzione del suffragio universale aveva contribuito a dar vita alla competizione elettorale. Né il Patto Gentìloni aveva potuto mascherare, nei fatti, tra chi si combatteva, in terra bergamasco, la nuova battaglia. Cosi la lotta ingaggiatasi tra il liberale Bortolo Belotti e il liberale costituzionale Egildo Carugati, uscitone sconfitto,-'1 apparve in realtà una contesa tra il laicismo liberale da una parte e i cattolici dall'altra, ed in tal senso operò il Belotti stesso, appoggiato nella lotta dall'assiduo fratello Bernardino, anche più tenace di Bortolo e più intransigente, come appare dal foglio La Voce del Brembo, che in quella occasione egli redasse e diffuse in tutto il collegio. Ma i due personaggi impersonavano davvero gli ideali per i quali la stampa e la propaganda si erano profondamente mosse? Angelo Roncalli, che visse quelle giornate, dice certo non a caso cattolici i combattenti da ambe le parti >, e di persone e programmi che perfettamente si equivalevano .
Benché non sia facile una esatta interpretazione dei voti, in elezioni nelle quali alcune forze partitiche non si presentavano idealmente ben definite, ciò che allora generalmente avveniva, può riuscire utile una sintesi dell'orientamento politico bergamasco alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, in base ai risultati della consultazione elettorale del 1913. Essi furono i seguenti: Liberali co stituzionali eletti con l'appoggio dei cattolici: voti n. 36.275; Cattolici: voti n. 13.624; Liberali democratici: voti n. 11.794; Socialisti: voti n. 2.941; Democratici indipendenti: voti n. 2.782; Radicali: voti n. 1.029; Repubblicani: voti n. 520. 3
E più particolarmente: nel collegio di Bergamo risultò eletto il conte Giù* seppe Luigi Malliani. liberale costituzionale, già sindaco della città, con 5.444
i) DINO Secco SUAHDO, / cattolici intransigenti eh., pp. 138-143. Circa il pensiero sociale del Rezzara in tale epoca, vedasi il volumetto Azione economico-sociale dei cattolici italiani-, Bergamo, SESA, 1913, scritto per la Scuola Sociale Cattolica, un vademecum limpido e riero di consigli pratici, com'era nella natura dell'autore. Circa lo sciopero vi si dichiara che esso è sotto certi aspetti illecito ; ma t è lecito quando nessnn altro mezzo ci sia per ottenere giustizia... .
2) E fu questa la conferma della opportunità della sostituzione del candidato, come da richiesta della Direzione Diocesana del 21 aprile 1913. La lotta Belotti-Carugati fu accesissima. Bernardino Belotti, fratello di Bortolo, parlò del famigerato Rezzara , mentre un articolo de L'Eco di Bergamo annunciava la vittoria del Parlamentare di Zogno con il titolo Satana ha vinto . Vedasi ETTORE JANNI, L'n tempo. Un uomo (Bortolo BPIUUÌ), Milano, Ceschina, 1952, pp. 37-39. Nel Memoriale spedito al conte Centi Ioni dal Medolago Albani (giugno 1913) Fon. Cussonl e io Engel vi sono definiti Massoni audacissimi , e il sospetto che anche altri fossero della setta non influì forse poco sulla difficoltà di un accordo tra il Rezzara e i) Medolago, tra cattolici larghi e meno. Vedasi anche ANGELO RONCALLI, op. cit dove si fa anche esplicita dichiarazione essere stato il periodo 1905-1914 oltre ogni dire difficile e disgraziato per l'azione sociale dei cattolici italiani (pp. 102-103).
8) Ci è stato conservato il Discorso-programma del candidato socialista avo. Carlo Zi tocchi, Bergamo, Tipografia fsnenghi, 1913 per il Collegio Trescore-Sarnico. un documento che rivela, col moderatismo del candidato, alcuni aspetti delle condizioni economico-sociali della provincia. Notevole anche il passo relativo all'Impresa di Libia : Ebbene, disse l'oratore, proprio nell'anno in cui si celebravo in Roma il cinquantenario della nostra Liberazione, l'Italia ondava a Tripoli a porre sul colla degli arabi e dei beduini un giogo uguale a quello che i tedeschi pretendevano di mantenere sul collo a noi....