Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA CARTE BARGONI; BARGONI ANGELO CART
anno <1971>   pagina <90>
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Franco Verdi
dàzio critico nei confronti delle scelte politico economiche del governo piemontese.
Alla vita matrimoniale è dedicata la lettera del 22 settembre 1855. *)
Pressanti sollecitazioni per un sempre rimandato viaggio a Genova costi* tuiscono l'oggetto delle lettere del 22 dicembre 1855 e del 21 novembre 1856. In quest'ultima rinvilo è sottoscritto anche da Federico Rebessi. esponente della massoneria cremonese, amico e cognato di Bargoni.
La lettera del 21 ottobre 1856 si riferisce all'acquisto di alcune carte topografiche per indagini catastali.
All'esperienza di assicuratore ci riporta la corrispondenza degli anni 1857 e 1859. Nelle lettere del 17 febbraio, 18 giugno e 19 ottobre del 1857, il Bar-goni affronta il problema dell'assicurazione sulla grandine. Sei lettere del 1859 (25 gennaio, 8 febbraio, 18 e 25 marzo, 17 aprile, 10 ottobre) sono dedicate a sciogliere i nodi di una complessa pratica d'eredità in cui era inte­ressato, tra gli altri, Michele Amari.
Nella lettera del 23 novembre 1859, oltre ad informazioni riguardanti polizze scadenti, il Bargoni presenta giudizi sulla legislazione piemontese in materia di acque, ponti e strade.
Le lettere del 10 settembre 1859 e del 1 luglio 1861 forniscono notizie sulla sistemazione in Piemonte di alcuni famigliari del Pezzini.2)
Si nota come i documenti analizzati nei abbiano consentito un'accu­rata ricostruzione della biografìa del Bargoni ma solo uno sguardo ad alcuni momenti della sua vita di giovane studente liceale, di universitario e di esule.
Vita di Umberto I. Questa biografia venne redatta nel marzo del 1896, in occasione del 52 genetliaco del Re, quando ormai il Bargoni aveva abbandonato la vita politica attiva. Accanto al titolo, il manoscritto presenta quest'annotazione: Questa Vita di Umberto I fu scritta da mio padre nel 1896 e non fu mai pubblicata. Doveva essere stampata in una rivista di New York, ma non avendo trovato subito un traduttore inglese, fu dimenticata. tutt'ora inedita 27 marzo 1902 Attilio Bargoni .
Dopo aver richiamato la figura di Vittorio Emanuele II, il Bargoni tà chiede se il nuovo Re possa ritenersi degno del padre. La risposta, af­fermativa, nasce dalla descrizione delle virtù militari e civili del sovrano
incrementare ì fondi dei Comitati lavorava come ricamatrice. Cfr. L. L. BARBEBIS, Dal Moto di Milano del febbraio 1853 all'impresa di Sapri, in L'Emigrazione politica in Genova ed in Liguria dal 1848 al 1857, Modena, STEM, 1957, voi. HI, pp. 511-12.
Sj)j- Per accedere al matrimonio il Bargoni dovette superare non pochi ostacoli, so­prattutto di natura ideologica. Tuttavia fu onesto nel riconoscere, al vincolo matrimo­niale, quell'equilibrio affettivo di cui era stato precocemente privato, come notiamo da queste espressioni: ... quel poter dire ora vado a casa mia - - ora sono in rasa mia la è una cosa di indicibile conforto per chi è stato così disgiunto da casa sua '.1, Certo non sono rientrato nella stessa vita di un tempo e la mancanza dei genitori e dei fratelli mi è senza dubbio di sempre presente rammarico. Ma quel modesto para­diso che va congiunto alla magica idea di casa mia, mi torna a sorridere e sono più tranquillo se non più lieto .
2) Grazie EuTinteressamento del Bargoni, un fratello del Pczzini potè frequentare la Scuola Militare e diventare ufficiale dell'esercito piemontese, mentre un cognato ebbe un posto al Ministero dell'Agricolture.