Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA CARTE BARGONI; BARGONI ANGELO CART
anno <1971>   pagina <97>
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Libri e Periodici
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liresimo, ecc. offrono al M. una Bene di elementi per ricavare, sulla scorta delle diffe­renti interpretazioni, le linee di svolgimento e la conclusione dell'età del Risorgi mento, come un processo ctico-politico-soriale che gli storici o i politici di quell'età non. furono in grado di percepire fin dall'inizio. È il caso di dire inoltre che le discussioni e i dibattiti, ee rinfocolarono le polemiche tra le parli e fecero sovente quasi rinascere le contrapposizioni e contrasti di quel secolo, servirono talora anche da reagente per una più articolata (anche se non disinteressata) disamina, a vari livelli, del Risorgimento. Il M. stesso, ad cs. nel capitolo sui cattolici, passando in rassegna le diverse tesi , riconosce che quando determinate intrusioni della poli-tica nella storia sono opera di menti acute e preparate, gli stimoli al pensiero critico in sede storiografica sono stati fecondi (p. 168). Così come un'ultra dimensione per lo studio del fenomeno storico è riconducibile all'ultimo ventennio, dopo la libe­razione.
RENATO GIUSTI
SERGIO BERTELLI, Giannoniana. Autografi, manoscritti e documenti della fortuna di Pietro donnone (Documenti di filologia, 12); Napoli, Riccardi, 1968, in. 8, pp. XXI-601. L. 20.000.
Si tratta di un volume (n. 12 della serie documenti di filologia pubblicata da questo benemerito editore) che non è certo esagerato definire monumentale sia per il materiale inedito dato alla luce sia per la veste bibliografica e sia per la collocazione critica dell'opera di questa grande figura di pensatore meridionale.
Dopo aver analizzato acutamente il significato storico del riformismo politico e religioso del Gì anno ne, l'ambiente intellettuale napoletano cbe tanto indelebilmente serbò l'eredità di quest'ultimo (anche se nella seconda metà del settecento mutarono le condizioni entro cui aveva potuto essere scritta l'Istoria civile), l'autore fa un inventario ragionato degli scritti giannoniani che certo costituisce un indispensabile strumento di lavoro per tutti gli studiosi seri della cultura settecentesca e delle cose patrie. Nel volume sono contenuti precisi riferimenti a tutti gli autografi sia dello scrit­tore del Triregno e di altre opere del pari significative, sia dei contemporanei, aventi naturalmente rapporto con il primo, esistenti nelle biblioteche e negli archivi d'Italia e dell'estero. Questi scritti sono consultabili a Roma, a Napoli, a Venezia ed altre città venete, a Torino, a Bologna, a Firenze, a Forlì e a Modena; fuori d'Italia: a Vienna, Ginevra e nel Massachussetts.
Ogni documento è citato con rigore filologico e con gli opportuni riferimenti bibliografici che dimostrano una competenza assoluta non solo sull'autore ma anche sui protagonisti di quel periodo. Ogni grosso fondo è descritto sinteticamente in un'ampia prefazione e gli scritti più importanti sono trascritti per intero.
Il materiale più copioso si trova negli archivi e nelle biblioteche: napoletani, romani, torinesi e veneti.
Sarebbe interessante analizzare fatti e testimonianze sulla vita e sull'opera del Giannone, fare considerazioni sulle persecuzioni e sulla prigionia che lo ripagarono atrocemente delle sue fatiche, ma non è questa la sede più opportuna.
Basterà dire che dai moltissimi documenti pubblicati e citati balza fuori in tutta la sua grandezza morale e civile, la figura di un Italiano del Settecento ben degno di figurare accanto ai personaggi illustri che l'Europa forni al mondo nello stesso periodo.
GIANFRANCO E. DE PAOLI
CESARE SARDI, VUa lucchese nel Settecento ; Lucca, Pacini Fazzi, 1968, in 8, pp. 139. L. 3.000.
In questi ultimi anni ai e guardato con rinnovato interesse a certi vecchi lavori di storia lucchese, difficilmente reperibili anche nelle biblioteche e, ritenendo che, in