Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVIO DI STATO DI CREMONA CARTE BARGONI; BARGONI ANGELO CART
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Libri e periodici
senza reale partecipazione organizzativa al grande fenomeno collettivo delle annate rivoluzionarie (alcune delle cui innovazioni tecniche sono anzi da lui svuotate ed annullate! pur mantenendo il principio fondamentale dell'origine popolare e nazionale dell'esercitoi; nega perciò a lui qualità d'innovatore sostanziale, mostrandone i legami con la tradizione settecentesca e la riluttanza ad abbandonarla: ma non per questo ricusa di vedere nella sorpresa, nella celerità, nella concentrazione delle forze, gli elementi assolutamente singolari che fanno delle battaglie napoleoniche capolavori di concezione ed esecuzione ad un tempo. L'A. segue l'evoluzione politica di Napoleone dal primitivo comunismo agrario al dispotismo illuminato attraverso un iter dominato essenzialmente dall'ambizione (queste formulazioni andrebbero comunque discusse a fondo), vede acutamente in lui un logico cartesiano secentesco più che un razionalista voltairiano del Settecento (anche se forse sopravvaluta l'influenza mediatrice di Montesquieu) ma vede anche benissimo die ancora la soluzione politica del Consolato, con tutte le sue frangi e chiaramente dittatoriali, si colloca nell'ambito di un progressismo moderato, di un centro sinistra avant lettre, venuto a fallimento solo per il mal ponderato tentativo di amalgama e di pacificazione nazionale con la vecchia aristocrazia borbonica. Severo censore dei criteri di centralizzzazione militare dell'amministrazione napoleonica, l'A. vede nondimeno nel Senato un elemento costituzionale di moderazione e di equilibrio tutt'altro che trascurabile, e soprattutto nella chiarezza e duttilità del Codice un fattore formidabile per la permanenza della vitalità della civilisation su piano mondiale (ciò dovrebbe tuttavia indurre a concludere per una parentela più stretta di quanto non si voglia ammettere con l'ideologia rivoluzionaria in genere, se non propriamente con quella giacobina). Protezionista e tradizionalista in campo economico, non in grado di rendersi ragione a fondo del significato e della portata delle rivoluzioni industriale e commerciale contemporanee. Napoleone tuttavia, secondo l'A. (che qui tempera anzi conclusioni concordemente negative in proposito, di cui si è fatto di recente portavoce autorevole lo Zughi) ha il merito d'aver dato alla Francia un'amministrazione tributaria modello (e ciò proprio nell'ambito del plurisecolare disordine fiscale e finanziario della monarchia borbonica), amministrazione che ha costituito senza dubbio fino ad oggi hi struttura portante più solida nelle burrascose vicende della nazione francese. Luci ed ombre sagacemente distribuite, insomma, anche se le conclusioni, lo ripetiamo, tendono al negativo. Accresce l'interesse dell'opera una scelta di documenti, tra i quali originalissimo il dibattito accesosi in Inghilterra sulla stampa in merito alla legalità ed all'opportunità politica della soluzione di Sant'Eterni. Particolarmente stimolante, infine, una nota bibliografica sulla letteratura napoleonica fino al 1848, che ripropone in primo luogo il gran problema delle origini e dei caratteri del movimento nazionale germanico,
RAFFAELE COLAPIBTRA
FERDINAND BOYER, Le Monde des Aris en Italie et la France de la Revolution et de UEmpirOi., JStudes et recherches (Biblioteca di studi francesi, 4); Torino, S.E.I., 1969, in 8, pp. VII-355. L. 8.000.
Ferdinand Boyer per l'anagrafe ò un cittadino francese, professore e storico, ma spiritualmente appartiene ad una patria più vasta che collega Parigi con Roma: è un vero europeo, un amico appassionato dell'Italia, un latino.
La sua figura aristocratica, il suo acume di ricercatore, il suo amore per la storia del Risorgimento italiano e dell'età napoleonica, fanno di lui l'invitato d'obbligo d'ogni congresso storico, un collaboratore Ideale della nostra Rusegna e della Rivista di studi napoleonici (per ricordare solo due delle moltissime pubblicazioni italiane, oltre ebe francesi di cui non è 1 caso parlare, sulle quali da decenni l'autore rive i suoi saggi).
Questo interessante libro, che con piacere ai legge e si segnala agli studiosi, riporta in fine una completa bibliografia dello storico Boyer: ben 305 sono gli articoli e volumi ch'egli ha messo assieme in lunghi anni di assiduo, studio negli archivi di