Rassegna storica del Risorgimento
BATTAGLIA FELICE
anno
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1919
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pagina
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663
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sincerità, sia che l'affare in se stesso gli procurasse timore, egli si rifiutò d'occuparsene .
Neil'interrogatorio del successivo giorno 9 dicembre il Battaglia spiegò come avea avuto occasione di cono- scere il Tartaro. Chiestogli di dichiarare in dettaglio i nomi degli altri individui ch'aveano avuto parte al suo progetto di riunione dell'Italia, egli inoomineiò col dire : Conosco il sig. Zuceari, dimorante a Roma in qualità attualmente di Console del Regno di Napoli, e lo conosco perchè egli ha frequentato oon me l'ufficio dell'aw. Invernizzi per lo spazio di tre anni. Avendolo dunque rincontrato nella città di Roma nel mese di giugno dell'anno passato e considerando l'amicizia ch'esisteva fra me e lui, gli diedi comunicazione del mio progetto circa la riunione dell'Italia, e l'interpellai se voleva rnteressBarsi per la felicità della nostra patria ; ma Zuceari, dopo aver inteso i miei progetti e dopo avergli osservato ch'essi potevano anche esser utili alla sua Corte per il partito che avrei formato, mi rispose ch'egli non voleva punto immischiarsene, che però io poteva rivolgermi a Tartaro, dopo di che non gli ho più parlato di questo affare .
Ma non aveva realmente il Battaglia più parlato, o fatto parlare, dopo quel tempo, a rappresentanti del Re di Napoli a prò' della sua rivoluzione ? H colonnello Gabriele Pepe, entrato in Roma col generale napoletano Pignatelli Strongoli nel dicembre 1813 e addetto alla sua segreteria, annotò in certe sue memorie autobiografiche sotto la data 4 dicembre 18W : Un prete nominato Giuseppe (sic) Battaglia ha insorto molti paesi nelle montagne del Viterbese, ed ha unito circa 600 nomini... implorando la protezione del Re, esibendosi di continuare a travagliare per la rivoluzione a suo favore... Il Generale (Pignatelli), prendendo su di sé tale incarico, gli ha fatto rispondere ohe continuasse pure, e purché non commettesse eccessi egli si impegnava scriverne al Re e impegnarlo a irar vantaggio per le sue vedute d' un tal prete l Che era di vero in questa annotazione del Pepe ? Certo anche dopo insediatisi in Roma i Napoletani, il Battaglia fu trattenuto in carcere, secondo , egli asserì poi nelle sue. Memorie avendo ricusato l'offerta fattagli dal ministro Magnolia di servir onorevolmente nell'esercito del Re Gioacchino ad ultimar l'impresa della riunione italica per non
ì Notizie politico-militari del 1813-14 da un manoscritto -tobiografico dì GABKEELB PHEB, intitolato Galimatias etc, in Miscellanea: WapÌGWiìsn. ou* ra di A. Lurabroao: Serie M-1V. Roma, Modes e Mendel, 1898, pag. 670. e seg.