Rassegna storica del Risorgimento

BATTAGLIA FELICE
anno <1919>   pagina <670>
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670 D. Spadoni
tento di quello de' chierici, di cui nelle sue Memorie, pubblicate per ogni buon fine fuor di Stato, in Tosoana, egli parlò liberamente e a pag. 120 die questo amaro giudizio: In Boma più che altrove le persone di collo eretto, di faccia aperta, di cuore sincero, fcaiL-clie nel dire la verità, nell'amare la giustizia, non sono accette ai superiori, i quali tendenti per proposito al Papato, s'invogliano d'aver tutto a modo loro, anche mentre vi; tendono. Perciò la buo­na fortuna dei colli torti, delle faoeie meste, de' cuori doppi adu­latori, ipocriti detestati da me: Tanto bastò per esser abberrito da essi . Il Battaglia notò d'essere stato ritenuto dall'autorità poli** tifìcia nemico del Governo de' Papi *, anzi uno dei più ce-llèbri nemici della S. Sede., fin dalla restaurazione del 1814-15, tentandosi allora come tale mandarlo in esilio dopo averlo per mesi trattenuto in prigione, di arrestarlo nuovamente nel 1819 e di relegarlo nel 1820, e poi di discacciarlo da Eoma. Nel '31 fu arrestato nella piazza più popolosa di Eoma e messo a Castel S. Angiolo per voler fare un armata a favore del Papa indipen­dente da esso e fu veduto poi sempre di mal occhio e perse­guitato, di modo ohe egli confessava melanconicamente di vivere nella sua ultima vecchiezza con la sola elemosina di 25 baiocchi dell'ultima messa e si diceva necessitato a chiudere gli occhi in uno spedale , e le sue Memorie terminano con la constatazione d'esser fino allora scampato, oltreché all' ira de' Francesi e di Mu-rat, a quella più che tricenaria di Roma .
Non ci consta se le cose audacemente dette in quella pubbli­cazione, che forse circolò-clandestina, procurassero qualche dispia­cere a D. Felice Battaglia. Sopravvisse egli solo qualche anno alla catastrofe delle speranze italiane del '48-'49, cui forse avrà guardato con animo ormai reso sceMfòo dagli anni. Pure, per la gloria, di cui quei vecchio sacerdote credè arriso il suo nome, "avendo amato e desiderato una e indipendente l'Italia, sia rinverdita e benedetta oggi la memoria sua !
DOMENICO SPADONI.