Rassegna storica del Risorgimento
JACOBINI DOMENICO MARIA
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1971
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alle urne amministrative, *> per sostenere le Hate cattoliche.2) Ma, a nulla servi la attiva e capillare propaganda della Società per gli Interessi Cattolici , principale promotrice del Comitato Elettorale :8* il risaltato delle elezioni del 4 agosto fa, per i cattolici, semplicemente disastroso.4) Nonostante tutto, pero, negli ambienti della Società per gli Interessi Cattolici molti sostenevano la necessità di non scoraggiarsi e di prepararsi con maggiore alacrità per le elezióni dell'anno seguente: vennero perfino approntate le liste e le istruzioni per fi 1873.5> Senonché, l'insuccesso del 4 agosto e la violenta polemica sorta, non solo tra clericali e anticlericali, ma nell'ambito dello stesso movimento cattolico cittadino,6) indussero la S. Sede ad intervenire nella questione: ricorda Paw. Camillo Baccelli, ano dei fondatori della Società per gli Interessi Cattolici , che tatto si dove sospendere, pel manifestato contrario parere delle Autorità Superiori . 7> Questo primo tentativo di organizzare le fòrze cattoliche elettorali di Roma e molto importante, soprattutto come anticipo della celebre Unione Romana per le elezioni amministrative sorta di lì a pochi anni per promuovere reiezione ai pubblici incarichi cittadini di persone che non solo diano garentigia di savia amministrazione, ma anebe
1) Su questo primo tentativo e sulle elezioni del 1872 cfr. AUGUSTO GROSSI GONDI, In memoria del prof, comm. Augusto Persichetti, Roma, 1923, p. 25; FRANCESCO MALCERI, I cattolici e le elezioni amministrative romane del 1872, in Rassegna di Politica e Storia, a. IX (1963), marzo, p, 20; FILIPPO MAZZONIS, L'Unione Romana e la partecipazione dei cattolici alle elezioni amministrative in Roma (1870-1881), in Storia e Politica, a. IX (1970), fase II, aprile-giugno, p. 224 sg.; FRANCESCO MALCERI (erroneamente ANTONIO PELLICANI), 7 cattolici e le elezioni amministrative romane del 1872, hi Studi Romani, a. XVTH (1970), n. L, pp. 30-38.
2) La lista per il consiglio comunale era composta da: E. Altieri, A. Ceccarelli, G. Costa-Castrati, A. Della Porta, G. B. De Rossi, 0. Dionigi, I. Jacomettì, L. Mazzocchi, G. Monchini, A. Pianciani, L. Tongiorgi, A. Torlonia, C. L. Visconti. Per il consiglio provinciale si presentarono: F. Gioazzini, M. Lazzoni, G. Mereghi, G. Mantechi, A. Sarti, E. Tosi. (Cfr. F. MAZZONIS, L'Unione Romana, cit, p. 226, nota 39).
8) Ricorda Camillo Baccelli, primo Vice-Presidente della Società per gli Interessi Cattolici , che se la Società era nata per tutelare e promuovere in Roma i comuni interessi dei Romani; se già in fatto quella Società sostenne in qualche parte la Comunale rappresentanza ; ne conseguiva per logica e necessaria deduzione, che la Società dovesse aspirare, dovesse occuparsi seriamente delle Elezioni Amministrative, onde introdursi nel Municipio, e cosi partecipare alla legate rappresentanza, e collaborare per l'interesse civico. E lo fece. Lo testifica la Circolare num. 1572, segnata dal vice-Presidente nel 13 luglio 1872. Con quella Circolare, dopo eseguite tutte le operazioni preparatorie, si facea premura ai Prefetti dei Comitati Parrocchiali, perché persuadessero i singoli socj ad accorrere alla imminente votazione Amministrativa, ammettendo concordi i nomi già proposti e designati dal Comitato Elettorale Cattolico, provvisoriamente allora stabilito. (Così in una memoria anonima, ma sicura mente del Baccelli intitolata : Memorie L'Unione Romana per le elezioni Amministrative nel 19 giugno 1887, in AVR (ARCHIVIO DEL VICARIATO DT ROMA], Positiones, . 1819, p, 3).
*) F. MAZZONIS, L'Unione Romana, cit, p. 227. Specifica il Mazzonis che < tra Alessandro Torlonia, che risultò il primo dei cattolici, e Pocaterra, vJthno degli eletti fra i liberali, vi era una differenza di più di 2000 voti ,
) Cfr. C. BACCELLI, Memorie, cit., p 3.
o) Cfr. F. MAZZONIS, L'Unione Romana, cit., p. 225 sg.
7) Cfr, C. BACCELLI, Memorie, ni., p. 3>