Rassegna storica del Risorgimento
JACOBINI DOMENICO MARIA
anno
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1971
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Mario Casella
riservatezza in coi maniiensi il Papa pressoché con tatti ), accentra alla tattica da luì segnila per ottenere le notizie desiderate: * Mentre con qualche persona egli scrìve ho potuto parlare francamente, con altri dovetti accon-tentarmi di Fare nascere la conversazione come per incidenza sull'oggetto senza dimostrare in me un qualsiasi interesse o curiosità J>. Dal complesso di queste indagini prosegue l'Ispettore posso riferire con una certa quel sicurezza che generalmente in Vaticano è stata affatto bene accolla la proposta di un partito cattolico conservatore per prender parte alle lotte polìtiche nei limita della Costituzione, dappoiché nelle discussioni che vi furono nei giornali, negli opuscoli pubblicati da taluni degli stessi proponenti, ne risultò l'intenzione di porre a base doversi ritenere come non necessario al Papa il potere temporale, ciò che sarebbe in aperta contraddizione al discorso fatto dal Papa stesso ai rappresentanti della stampa cattolica. Non vi ha dubbio, pare, che ove i proponenti avessero lasciata impregiudicata la questione del potere temporale, il Vaticano avrebbe fatto bnon viso ad un partito conservatore tendente anche a sostenere la religione cattolica. Ciò non pertanto anche in Vaticano, mi si dice, sonvi persone che non si fanno più illusioni circa la possibilità per ora del ritorno del potere temporale, e che vedrebbero volentieri crearsi un partito conservatore in Parlamento anche nel senso proposto, e ciò non per spirito e convinzioni liberali, ma perché ne vedrebbero comunque un mezzo quello di giovamento per la Chiesa e per loro stessi; ma dì questi loro sentimenti non e lecito dì farne manifestazioni o di anche privatamente esternarli, essendo per forza di disciplina costretti a seguire almeno apparentemente le idee e le tendenze generali del partito, e tanto maggiormente inquantoché il Papa, non si sa co me realmente la pensi, poco o niente si esterna, e si mantiene in una misteriosa riservatezza quasi con tutti, circa alle sue idee e progetti. Fuori del Vaticano la maggioranza del partito clericale, ma per riflesso del Vaticano stesso, disapprova la proposta di un partito conservatore, mentre una minoranza la vedrebbe volentieri attuata, taluni per secondi fini e alcuni pochi per il meglio del Paese. Ho fatto anche indagini sull'apprezzamento in cui è tenuto nel partito clericale l'opuscolo dello scrittore cattolico Salvatore Cognetti (...) ma pare non sia qui molto conosciuto il detto opuscolo S-J? Come rivela il rapporto Man-froni, l'ispettore del rione Borgo sembrava essere piuttosto pessimista sulla sorte del movimento conservatore a Roma: troppo poche erano state, fino all'aprile 1879, le adesioni che l'idea dei conciliatoristi aveva raccolto in Vaticano e nella massa del laicato cattolico. Ma, con il passare dei mesi, crebbe il numero di coloro che assentirono al progetto dei conservatori, anche perché, tardando la S. Sede a far conoscere il suo pensiero sulla delicata questione, molti
i) TI rapporto in ASR fARCHIVIO DI STATO DI ROMA), Questura, basta 19, fase. 113, a. 1879. Sulla diffusione in Roma dell'opuscolo dì SALVATORE COGNETTI, Eintervento dea, cattolici alte elezioni politiche, Napoli, 1879, esiste un breve rapporto del questore di Roma al prefetto in data 5 aprile 1879. L'opuscolo vi si legge è qui pochissimo diffuso, e la circolare con cai l'autore ne annunziava la pubblicatone è pervenuta a pochissime persone che non no fecero caso. Del resto la questione dell'intervento dei cattolici alle elesioni politiche, sìa col nome di partito cattolico, sia con quello di partito conservatore stata ed è tuttora discussa dagli uomini più influenti di quei partiti e l'opuscolo del Cognetti non pnò portare una gran preponderanza, specialmente in Roma dove l'autore è poco conosciuto e non ha influenza . (La minuta del rapporto in ARS, Questura, h. 19, fase. 113, a. 1879).