Rassegna storica del Risorgimento

JACOBINI DOMENICO MARIA
anno <1971>   pagina <588>
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Mario Casella
incrollabili nella fede e insieme amici di ogni più moderna cultura, alieni con tutta l'anima dai principi della rivoluzione, ma non ignari né schivi delle forme portate dai nuovi tempi, disinteressati, non ambiziosi, pronti ad ogni sacrifìcio, si sforzino di penetrare nella stampa, nei commerci, nelle pubbliche amministrazioni, nelle università, nelle scuole minori, nei sodalizi popolari, da per tutto pel solo bene inseparabile della religione e della patria, sicché divengano, secondo la espressione evangelica, vero sale di questa terra nostra (...) ,U
H Circolo romano di studi sociali, che nel 1884 contava 116 soci,2) svolse un'intensa attività di studio e di ricerca su i più gravi argomenti che si presentano alla pubblica discussione . Una relazione di Paolo Bor­ghese, letta il 6 febbraio 1884 davanti all'assemblea dei soci, ci informa sul­l'attività del Circolo nei suoi primi 4 anni di vita e sui più significativi temi proposti all'attenzione dei soci. Vanno qui ricordate le discussioni sulla riforma comunale e provinciale, sulla migliore organizzazione dei comuni e sui rapporti tra questi ultimi e le Provincie, sul concorso dello Stato nelle opere edilizie di Roma; i dibattiti sulla riforma della legge elettorale sotto il triplice aspetto dell'allargamento del voto, dello scrutinio di lista e della procedura elettorale;4' e quello sulla proposta di legge per la caccia, sulla sepoltura dei massoni al Campo "V'erano, sulla proposta Venturi circa le Opere Pie, sulla formazione delle banche popolari, sulla legge riguardante il divorzio, sulla condizione e sul miglioramento delle classi operaie, sulla sistemazione dell'Agro Romano.R) Le conclusioni di talune di queste discussioni vennero fatte oggetto di interessanti articoli pubblicati nella Rassegna italiana. La quale Rassegna, dopo un avvio decisamente vivace e polemico, andò, a seguito delle difficoltà incontrate,6) lentamente perdendo mordente e fiducia nella
1) CARLO SANTUCCI, Commemorazione, rit., p. 12.
2) La notìzia in PAOLO BORGHESE, Discorso di apertura del Circolo Romano di Studi Sodali, in La Rassegna Italiana, a. IV (1884), marzo, p. 420.
I? PAOLO BORGHESE, Discorso.... ciL, p. 420.
*) La conclusione dì questa discussione è che perno dell'odierno problema poli­tico > è la conservazione delle ragionevoli aristocrazie col progresso delle ordinate democrazie (PAOLO BORGHESE, Discorso** cit., p. 421).
B> Per tutte queste notizie cfr. PAOLO BORGHESE, Discorso.... cit., p. 418 sg. Inte­ressante è la parte introduttiva di questo discorso. Dedichiamoci esorta, tra l'altro, il relatore - - a studiare le cause del malessere che oggi indubbiamente travaglia la società, a ricercare gli errori che a questo condussero, ad esporre probabili conget­ture per l'avvenire, a proporre possibili rimedi al male: mostriamo il nostro zelo specialmente facendo sempre più palese per mezzo della pubblica stampa, la lealtà dei nostri intendimenti, l'onestà dei nostri concetti (p. 418).
e) Un*eco delle difficoltà e delle incomprensioni incontrate dal movimento con­servatore a Un HI si e in Italia si trova in unii importante lettera clic Edoardo Soderìni, uno dei più attivi collaboratori della Rassegna Italiana, inviò a mono. Bonomelli il !'; aprile 1886, un anno prima che il periodico romano chiudesse lo suo pubblicazioni, do credo che Ella - - ri legge nel documento - - abbia non una ma mille ragioni nel deplorare lo stato nel quale ci troviamo e, mi lasci aggiungere, la cecità dalla quale riamo preti. Non si e ancora compreso che hi rivoluzione è stata specialmente fatta negli intelletti e ohe per combatterla efficacemente non vi è che un mezzo: cioè ricorrere, mi permetta l'espressione, ad una controrivoluzione intellettuale. Fin­ché non avremo persuaso e convinto le nuist-u non essere voro che il prete ria loro nemico ed ostile al paese, non concluderemo nulla. Per far queste però conviene