Rassegna storica del Risorgimento

JACOBINI DOMENICO MARIA
anno <1971>   pagina <593>
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Il card. Domenico M. Jacobini
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sugli operai nei rapporti con i padroni ') e su I fatti del Belgio e la vera natura del Socialismo; 2) e nel 1888 diede alle stampe un volume (// lavoro) nel quale ai diffondeva sul concetto di nuovo salario. 3> Significativo è anche un articolo di Edoardo Soderini apparso, sempre nel citato Bollettino, nel 1886 e riguardante Il problema sociale e l'Opera dei Congressi .-t' Final­mente va ricordato il più importante e più noto fra questi studi: il volume pubblicato nel 1889 dal padre Liberatore sotto il titolo di Elementi di economia politica, nel quale il dotto gesuita cerca di fare il suo corso, evitando Scilla e Cariddi, come egli dice nella conclusione: tra il Liberalismo cioè e il Socia­lismo, il che economicamente vorrebbe dire: fra il troppo lasciare andare e il troppo regolamentare . "' Tramite mons. Mermillod e mons. Jacobini, Leo­ne XIII seguiva con particolare interesse Fattività dell'* Unione di studi so­ciali e non nascondeva tutta la sua soddisfazione che ecclesiastici e laici lavorassero insieme all'intento di giungere alla soluzione del problema so­ciale . fO Quanto a mons. Jacobini in particolare, il Papa aveva spesso parole di stima e di affettuoso incoraggiamento non solo per la sua intelligenza e per i suoi costanti contatti con il mondo operaio , 7> ma anche perché lo vedeva vivere di preferenza tra i giovani, l'elemento appunto sul quale Leone XIII faceva maggiore assegnamento per dare impulso alla campagna intrapresa . s>
Erano state queste qualità, del resto, che, unite alla cultura, alle doti diplomatiche, alla bontà e semplicità di animo del prelato romano,"' avevano indotto Leone XIII fin dai primi anni del suo pontificato, a fare di mons. Jaco­bini uno dei suoi più stretti collaboratori.10) Tra gli incarichi più significativi
3) In Bollettino deWÀrtistico-Operaia, a. X (1886), 31 marzo. 2) In Bollettino deWÀrtistico-Operaia, a. X (1886), 29 aprile. 8) Cfr. ALCIDE DE GASPEHI. / tempi e gli uomini..., cit, p. 136. *) In Bollettino dell'Artistico-Opernia, a. X (1886), 13 maggio.
6) ALCIDE DE GASPERI, l tempi e (di uomini.... di., p. 136. S) EDOARDO SODERINI, Per la genesi..., cit-, p. 210.
7) EDOARDO SODERINI, Il Pontificato..., cit., 1, p. 336, nota 2. s> EDOARDO SODERINI, Per la genesi..., cit., p. 209.
) A proposito della semplicità d'animo di Domenico Jacobini, il Soderini rac­conta questo episodio: quando il prelato romano fu nominato Arcivescovo titolare di Tiro, Leone XIII gli domandò con tono scherzoso : t Che cosa diranno ora i vostri ne­mici? . Gli rispose ingenuamente mons. Jacobini che non credeva di avere nemici. e Vi sbagliate gli rispose il Papa tutti abbiamo dei nemici; sono solo gli adocchi a non averne perché a nessuno danno motivo di gelosia . (L'episodio in EDOARDO SODERINI, 2/ Pontificato..., cit., p. 336, nota 2).
io) Papa Leone si servi spesso di don Jacobini come portavoce delle sue idee e delle eoe derisioni. Così, ad esempio, durante i suoi primi anni di pontificato, allorché in seno all'Opera dei Congressi si rivelò l'esistenza di una corrente facente capo alla Gioventù Cattolica, la quale mal sopportava la centralizzazione monopolistica del movimento cattolico intransigente. In quella circostanza, infatti, ai dirigenti dell'Opera che ri erano rivolti a lui per chiedere il suo autorevole intervento presso il Papa, don Jacobini, interpretando l'orientamento neutrulistico della Santa Sede, rispose che, mentre riconosceva l'efficacia dell'Opera , non poteva escludere < quella di altre associ azioni cattoliche che debbono conservare la loro individualità program-malica . Aggiunse che la Santa Sede restava gelosa della fisionomie specifiche delle varie associazioni, ferma nel pretendere in pratioa l'unione concorde nei fini. Per-
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