Rassegna storica del Risorgimento

NAPOLEONE I
anno <1920>   pagina <6>
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M. MAZZIOl'TI
toscano scrittore onestissimo* e.provato galantuomo, osserva che quel! composto puzza più o meno di appropriazione indebita e deve invece intendersi tradotto ! Un sospetto cosi aspo, di poca rettitudine letteraria contro uno scrittore dichiarato onestissimo, perchè ! Uni­camente perchè l'opuscolo italiano venne 'stampato quattro anni dopo quello francese l
Anzitutto il De Laugier non poteva tradurre in italiano quei documenti per la ragione semplicissima che essi erano già redatti in italiano ! Nell'edizione francese a pagina 5, riportandosi in nota l'in­dirizzo a l'imperatore, in italiano, si avverte Kous avons pensé qu'il serait agréable à nos lecteura d'avoir sous les yeux l'originai de cette pièce importante ; à cet efiet nons leurs ofEróns ici, le teste italien . E lo stesso avverte per lo schema di. costìtuzÌQne. E ben naturale eie tutti- ì documenti dell'opuscolo, redatti in Italia, da Italiani e per un grande* interesse loro dovessero essére nella lingua nostra. Sì noti inoltre che il testo italiano dell'indirizzo all'imperatore e dello schema dello statuto riferito nell'edizione, francese e quello della edizione italiana suuo completamente identici persino nella pun­teggiatura j quinót(àflel tutto-escluso che il e Laugier avesse tradotto dal francese: egli ha avuto presente manifestamente 31! ifesto originale italiano.
Ma, potrebbe obbiettare il Livi, l'opuscolo italiano è venuto fuori quattro anni dopo quello francese ! Verissimo; occorre però .avvertire e ciò è sfuggito al Livi, che il De Laugier afferma di avere composto quello scritto dopo il luglio 1814 e poche pagine dopo precisa che ciò avvenne nel 1819, cioè sei anni prima della pubblicazione dell'opuscolo fran­cese. Egli scrive: Deggio pure al rispettabile Bologna (Giovanni Bo­logna presidente del Buon Governò in Firenze) se potei pubblicare con la stampa in Toscana le seguenti produzioni, salvo poche clande­stine Nel X8H9: Canee dell'evasione di Napoleone da l'isola del­l'Elba . Da le opere elencate si vede che il De Lau gìer indica l'anno, in cui le serisae, non quello della stampa : date che per alcune sol­tanto di esse coincidono (1). Dunque l'opuscolo italiano usci da i torchi nel 1829, ma era stato composto fin da dieci anni prima 1
(1) Il D'Ancona ritiene che le date riferite dal De Laugier riflettano la pubblicazióne dello opere di Ini e elio ri tafcftftì di una stampa della quale è perduta ogni traccia (del 1819) o di un equivoco di data, del resto non infre­quente nel De Laugier; opera citata, Ricordi ed affetti. Si tratta invece, co­munque il generale toscano si sia espresso poeo chiaramente, della data di