Rassegna storica del Risorgimento
JACOBINI DOMENICO MARIA
anno
<
1971
>
pagina
<
594
>
594
Mario Casella
affidati a don Jacobini durante i primi anni del pontificato di Papa Pecci vanno ricordati quelli di: Segretario della S. Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari in sostituzione di mons. Vladimiro Czacki inviato Nunzio Apostolico in Francia (19 settembre 1879); a> Consultore della S. Romana ed Universale Inquisizione (1 dicembre 1879): -' Sottobliotecario di Santa Romana Chiesa, al posto di mons. Capecelatro promosso alla Sede Arcivescovile di Capua (16 novembre 1880); *) Prefetto degli studi nel liceo del Pontificio Semi nario Romano, in sostituzione di mons. Luigi Palloni nominato Sostituto alla Segreteria di Stato (19 novembre 1880);4) Consulente della S. Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari (28 dicembre 1880). r'> Sempre nel 1880 don Jacobini fu nominato Assistente del Consiglio Superiore della Società della Gioventù Cattolica Italiana, da poco trasferitasi a Roma da Bologna.
Nel 1881 ai rese vacante la sede arcivescovile di Tiro in partibus infide" lium. Vi fu proposto don Domenico Jacobini, il quale, prima di essere elevato alla dignità episcopale, fu invitalo dall'Uditore di Sua Santità, mons. Carlo Laurenzi, a presentare la necessaria documentazione che doveva servire alla stesura del rituale processo coi erano sottoposti i candidati alle sedi vescovili. Tale processo si svolse il 2 agosto 1881 nell'appartamento dell'Uditore presso i Palazzi Vaticani, presenti, oltre a mons. Laurenzi, il notaio apostolico Mariano De Rocco e due testimoni, i sacerdoti Pietro De Romania e Luigi Salvi. Questi ultimi vennero invitati a rispondere ad una serie di domande riguardanti la vita, la coltura e la spiritualità di Domenico Jacobini. Salvo poche differenze di carattere formale, le risposte dei due testimoni coincidono perfettamente. Basterà, pertanto, riferire sulla deposizione di uno dei due, quella del De Romania. Dopo aver dichiarato di conoscere benissimo da molto tempo il sacerdote Jacobini e di non essere al medesimo in verun grado di parentela unito né a lui troppo familiare né emolo , il De Romania aggiunse che il candidato era nato a Roma da legittimi cattolici ed onesti genitori il 3 settembre 1837 e che era stato battezzato nella parrocchia di S. Caterina della Rota il giorno dopo la sua nascita con i nomi: Domenico, Primo, Rocco, Federico, Augusto, Filo-meno, Serapio e Francesco. Don Jacobini precisò il teste è prattico delle sacre cerimonie, divoto e frequente nel celebrare la S. Messa, e negli altri divini uffici è di edificazione ai fedeli . Inoltre, ha sempre menata una vita da cattolico, e si è mantenuto nella purità della Fede, e sana dottrina dei donimi di nostra S. Religione. Quanto poi alle doti morali, Integerrimi sono i suoi costumi e per le sue doti e qualità gode buona stima e riputazione
tanto, nessuna associazione era autorizzata ad arrogarsi il monopolio totale dell'attiviamo cattolico sia religioso che parapolitico (cfr. LoaBNZo BEDESCHI, / catto-liei ubbidienti, Roma, 1962, p. 31).
1) La lettera di nomina, firmata dal cardinale Nina, in ASV, Datarìa, voi. 243, fase 29, L 656.
2) Lo lettera di nomina, firmata dal cardinale Nina, in ASV, Dataria, voi. 243, fase. 29, f. 657.
s) La lettera di nomina, firmata dal cardinale Nina, in ASV, Dataria, voi. 243, fase. 29, I. 6S4.
*) La lettera di nomina, firmata dal cardinale Vicario Monaco La Valletta, in ASV, Dataria, voi. 243, fase. 29, f. 653.
o) La lettera di nomina, firmata dal cardinale Lodovico Jacobini, in ASV, Dataria, voi. 243, fase. 29. f. 655.