Rassegna storica del Risorgimento
JACOBINI DOMENICO MARIA
anno
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1971
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pagina
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597
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Il card. Domenico M. Jacobini
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nelle funzioni dell'apostolico ministero; disse che sentiva il dovere di levare la voce per denunziare ai cattolici di tutte le nazioni questa nnova offesa inflìtta alla Sede apostolica . *) Con l'occasione il partito intransigente, rispolverando un'idea già caldamente sostenuta in altre circostanze difficili per la S. Sede, tornò a sostenere la necessità che il Papa lasciasse Roma o che per lo meno minacciasse apertamente la partenza dall'Italia, nella lusinga commentava il questore di Roma segnalando al prefetto una nota che sull'argomento gli aveva trasmesso l'ispettore Manfroni che il mondo cattolico si commoverebbe e che le Potenze prenderebbero vivo interessamento per il Papa .2) Ma la richiesta degli intransigenti fu accolta solo parzialmente, con la pubblicazione, sull'Osservatore Rontanot di un articolo che notava il sagace ispettore Manfroni se non è una minaccia diretta che fa il S. Padre come desiderava il partito intransigente è perlomeno un avvertimento che fa il giornale officiale, e che in parte corrisponde alle vedute del partito stesso . 3> Di tale articolo lo stesso Manfroni inviò al questore un'efficace sintesi : La partenza del Papa dall'Italia si legge non è l'avvenimento di prossimi giorni. Il Papa ha tollerato e tollera le ingiustizie e le sevizie del Governo per amore all'Italia e particolarmente a Roma; ma quel giorno in cui il Papa vedrà tal* mente compromessa la propria dignità da non poter tollerare lo sfregio senza danno della grande Autorità Papale, quando vedrà talmente inceppato il suo apostolico ministero da non poter tollerare oltre senza tradire la propria altissima missione, prenderà il bordone del pellegrino e allora guai per l'Italia, perché il Pontefice esule e pellegrino solleva i popoli all'entusiasmo, accende a magnanime e imprevedute imprese . *) Ma ben pochi, negli ambienti liberali, erano disposti a prendere in seria considerazione le minacce dell'organo vaticano: Comunque il Papa sia ormai divenuto battagliero scriveva il questore al prefetto in data 23 marzo 1884 non si crede che vorrà commettere simile errore. Bensì si ritiene che continuerà più che mai nelle allocuzioni e discorsi, a lagnarsi e a dimostrare che non è libero neppure nella sua missione apostolica e simili .B)
H questore aveva ragione: il Papa non lasciò Roma ma colse ogni occasione per denunciare al mondo cattolico l'incameramento dei beni di Propaganda . Particolarmente dura fu l'allocuzione rivolta ai cardinali in occasione del Concistoro segreto di fine marzo 1884, la quale secondo informazioni pervenute al questore di Roma sarebbe stata disapprovata da parecchi ecclesiastici, e anche da qualche cardinale, perché ritenuta violenta e inopportuna. Inoltre sempre secondo la stessa fonte sarebbe stato motivo di rincrescimento per parecchi il fatto che Sua Santità si sarebbe
1) Così il questore dì Roma al prefetto in un rapporto datato 4 marzo 1884, contenente un efficace santo del discorso di Leone XIII ai cardinali (il documento in ASR, Prefettura, Gabinetto, b. 276, fase. Notìzie del Vaticano).
s) Il rapporto, datato 23 marzo 1885, in ASR, Prefettura, Gabinetto, b. 276, fase. Notizie del Valicano.
a} (jfr, il rapporto dì Manfroni al questore di Roma datato 23 marzo 1884, in ASR, Prefettura, Gabinetto, b. 276, fase. < Notizie del Vaticano .
4) La sintesi dell'articolo e contenuta nel rapporto di Manfroni al questore 23 marzo 1884, in ASR, Prefettura, Gabinetto, b. 276, fase Notizie del Vaticano .
s) Il rapporto in ASR, Prefettura, Gabinetto, b. 276, fase, e Notìzie del Vaticano .
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