Rassegna storica del Risorgimento
JACOBINI DOMENICO MARIA
anno
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1971
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pagina
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608
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608
Mario Casella
inarchi, arcivescovi, vescovi e ordinari del mondo una lettera in coi auspicava che questa grande solennità, ove con insigni dimostrazioni di pietà e di espiazione, ove con opere di dotti scrittori, ove con frequenti articoli dei migliori periodici, ove infine colla pubblica testimonianza di affetto verso il pontefice romano, venga celebrata eon esultanza universale quasi dalla voce di tutte le nazioni . ')
Nelle principali città si costituirono comitati locali alle dirette dipendenze del Gomitato Internazionale dì Bologna. A Roma il Comitato risultò così composto; presidente, Filippo Tolli; vice presidente, conte Edoardo Soderini; segretario, rag. Filippo Cancani Montani; consiglieri: mons. Giacomo Radini Tedeschi, avv. Guglielmo Alitata, comm. Attilio Ambrosini, prof. Francesco De Angelis, cav. Augusto Grossi Gondi, don Domenico Lazzari, principe don Francesco Massimo, avv. Paolo Perìcoli, prof. Angusto Persichetii, conte Adolfo Pianciani, cav. Pietro Pieranloni, comm. Luigi Rossi de Gasperis, marchese don Giulio Sacchetti, conte Francesco Vespignani, comm. Massimiliano Zara.2) Anche di questo Comitato il card. Jacobini assunse la presidenza onoraria e fu tra gli ideatori dell'iniziativa più caratteristica dei cattolici romani: quella di innalzare un monumento al Redentore sulle vette più alte delle varie regioni della penisola. Per la regione romana, una commissione presieduta dallo Jacobini e da Filippo Tolli, con Augusto Grossi Gondi e Filippo Cancani, segretari, si assunse il compito di erigere, nel 1900, una grande croce sul Guadagnolo, monte che sovrasta il Santuario della Martorella, nella diocesi di Tivoli, a 1218 metri di altezza.8)
titndine al Divin Redentore e Re Gesù Cristo sulla tomba del suo primo Vicario S. Pietro ed umiliare al Sommo Pontefice l'attestalo di devota sudditanza e piena obbedienza .
1) Nella stessa lettera il card. Jacobini confessava di aver assunto la presidenza del Comitato Internazionale con animo lieto e volenteroso . Qnal cosa aggiungeva può in verità riuscirmi pio grata e più dolce se non cogliere in questo breve resto di mia vita l'opportunità di adoperare tutte le forze alla gloria del nostro Salvatore, specialmente nel chiudersi del secolo attuale? Di questo secolo, dico, nel quale uomini resi orgogliosi da scienza bugiarda e quasi agitata da violenta febbre non si peritarono di porre in dubbio le origini del Cristianesimo e di trattare con temeraria audacia come assurda favola la stessa divina persona del Signore? Riparare pertanto così gravi ingiurie a Lui recate, placare la divina maestà e al principio del nuovo secolo celebrare con ultissime lodi il Santo Nome di Cristo che è lo splendore della gloria, e la figura della divina sostanza, ecco ciò che dobbiam fere con ogni nostra diligenza ed energia .. (Il testo del messaggio del card. Jacobini in Bollettino delVArtimico-Opernia. a. XXI (1897), 12 agosto).
2) Per queste notizie cfr. il Bollettino della Gioventù Cattolica, a. XVII (1897), settembre. Questo stesso numero del Bollettino ci informa coma il 10 giugno 1897. all'indomani della sua costituzione, il Comitato Romano si dividesse nelle seguenti sezioni: sezione scienti fica per conferenze e congressi: Soderini, Vespignani, Albata, Persichetti ; sezione stampa e pubbli eazioni: Ambrosini, Zara, Grossi Gondi, Lazzari; sezione opere di beneficenza, di carità e udienze pontificie: Pianciani, Alassimo. Sacchetti, De Gasperis; sezione pellegrinaggi e dimostrazióni religiose: Radini, De Angelis, Pericoli, Pieranloni. A Cancan! Montani fu affidato il lavoro di segreteria e di raccordo fra le sezioni.
*) StiliV omaggi > di fine secolo cfr. ROBERTO CLARKTTA, Celebrazione per il 75" della Società della Gioventù Cattolica, Roma, 1943, parte ni: Dal 1880 al 1900, p. (I sgg.