Rassegna storica del Risorgimento

JACOBINI DOMENICO MARIA
anno <1971>   pagina <613>
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Il card. Domenico M. Jacobini
denza dì più sezioni fra uomini residenti abitualmente nell'alma città, degna per tanti titoli di singolare preferenza.1)
In effetti, alcuni esponenti del gruppo romano avevano confermato la loro adesione alla * Società * aJ ed erano andati al congresso di Como dove erano stati chiamati a far parte del gruppo dirigente del Sodalizio. Così, Salvatore Talamo fu fatto Yice Presidente Generale; il conte Edoardo Soderini entrò a far parte del Consiglio direttivo; la IV Sezione per gli studi storici ed affini > fu affi­data alla completa direzione di elementi romani: padre Francesco Ehrle, diret­tore della Biblioteca Vaticana, fu nominato Presidente, l'archeologo Orazio Ma­ntechi Yice Presidente e il conte E. Agliardi Segretario; il prof. G. Zanotto fu chiamato alla Yice Presidenza della V Sezione per gli studi filologici, let­terari e artistici; il marchese A. Malvezzi Campeggi fu eletto Segretario della II Sezione per gli studi economico-sociali e giuridico-politici .8) La racco­mandazione del card. Jacobini di dare ad un romano la Vice Presidenza della Società era stata accolta; non così quella di assegnare a Roma la sede centrale del sodalizio. Di qui l'iniziativa di alcuni intellettuali romani di dar vita ad una associazione simile alla Società scientifica di Toniolo, della quale, però, non si hanno precise notizie.
Il 14 dicembre 1899 Leone XIII nominò il card. Jacobini suo Vicario Ge­nerale per la diocesi di Roma, in sostituzione dei card. Lucido Maria Parocchi. Il peso impostomi dal Santo Padre scrive il neo-Vicario a Giuseppe To­niolo il 19 dicembre è superiore assai alle mie forze fisiche e morali. Pure
1) IL testo della circolare in Rivista Internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie, a. VII (1899), voi. XX, fase, ottobre, p. 325 sg.
s) Scorrendo l'elenco degli aderenti alla Società pubblicato da A. GAMBASIN, Origini caratteri finalità della Società. cit., p. 558 sgg. si nota come anche a pro­posito dei romani il nomerò degli ecclesiastici fosse predominante rispetto a quello dei laici. Da tale elenco risalta che alla Sezione per gli stadi religiosi, filosofici, apolo­getici inviarono da Roma la loro adesione: don Francesco Fabcri dell'Apollinare, il prof. Filippo De Lorenzi del Collegio di Propaganda, don Alessandro Lualdi del Collegio Lombardo, mona. Giacomo Radini Tedeschi del Collegio dei Nobili Eccle­siastici, il prof. Ciannantonio Zanecchia. Alla Sezione per gli stadi sociali-economici e giuridico-politìci aderirono: il marchese Antono Malvezzi Campeggi, il prof. An­tonio Burri, il doti. Luigi Stirati, il conte Francesco Salimei, il prof. Gaetano De Sanctis, il doti, don Vincenzo Bianchi Cagliesi, il prof. Italo Rosa. I romani che si iscrissero alla Sezione per gli stadi fisici naturali e matematici furono: il barnabita P. Armoni, il prof. Giuseppe Taccini, il doti. Antonio Pio Molajoni, il marchese prof. Giuseppe Lepri. Alla Sezione per gli studi storici ed affini aderirono: l'urcbeo-logo Orazio Morucchi, l'nbb. Giuseppe Cozza-Lazzi, 11 gesuita Tito Bottagno, il prof. Enrico Costanzi. Manca Palanco degli iscritti nllu Sezione per gli studi filolo­gici, letterari ed artistici. C'è poi un elenco di aderenti dei quali non si conoscono gli studi. In esso figurano i romani: p. Enrico Bonponsiere del Collegio S. Tom­maso d'Aquino, il prof. Tito Cucchi dall'Apollinare, il p. Enrico DeniAe, il prof. Fi­lippo Ermini, il don. Giuseppe Fornari, il prof. Alberto Gnidi, don Romolo Murri, mons. Enrico Salvador!, il prof* Giuseppa Touutssetti, il p. Domenico Zanicchia, il prof. Francesco Zanotti del Seminario Pio.
8) Notizie più umpie sul congresso di Como e sugli incarichi ivi affidati in Rivista Internazionale di scienze sociali discipline ausiliarie, a. VI (1899), voi XX, fuse ottobre, p. 325 sgg.
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