Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno
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1971
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pagina
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630
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630
Alberto M. Ghisalberli
tra fornirò un materiale ancora più interessante per gli studiosi della storia del nostro Risorgimento . L'onorevole interrogarne non si rendeva evidentemente conto di quello che significasse la raccolta, non soltanto in Italia, di un mate* fiale in buona parte inedito , né come fosse possibile precisare, senza avere un'idea piena dell'entità del materiale stesso, che sarebbero bastali tre o quattro volumi per l'epistolario, altrimenti non si sarebbe illuso che tale pubblica* zione potesse giungere al suo completamento prima del 1960, anno nel quale l'Italia celebrerà il centenario della spedizione dei Mille. Ci interessa sottolineare che il Pedini ricordava come fin dal 1952 la Giunta Centrale per gli Studi storici e l'Istituto per la storia del Risorgimento avessero espresso al ministro della Pubblica istruzione il proprio parere favorevole alla pubblicazione.
Bisogna arrivare al 4 aprile 1956 per apprendere che quel ministro, il so* cialdemoeratico prof. Paolo Rossi, dell'Università di Genova, attualmente giudice costituzionale, informava il presidente del nostro Istituto che il ministero era venuto nella determinazione di riprendere i lavori, interrotti a causa della guerra, per la pubblicazione dell'edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi a cui manca l'epistolario. I lavori stessi sarebbero stati affidati all'Isti tu lo, il cui Comitato (sic) direttivo integrato con studiosi di particolare competenza della materia, potrebbe essere chiamato a far parte della commissione da ricostituirsi con decreto presidenziale in sostituzione di quella precedente che non è più in grado di funzionare perché la maggior parte dei suoi componenti è venuta a mancare per morte . Quanto alle spese, il ministero avrebbe provveduto nei limiti naturalmente delle possibilità di bilancio e te* unto conto degli impegni che già gravavano sui fondi dello stanziamento per le edizioni nazionali.1' L'Istillilo rispondeva dodici giorni dopo accettando e indicando i componenti del proprio consiglio di presidenza che avrebbero dovuto far parte della Commissione, ai quali proponeva di aggiungere Arturo Codi-gnola. già direttore dell'Istituto mazziniano di Genova e per la precedente commissione editore de 1 Mille, Giuseppe Fonterossi, anch'egli della stessa commissione e incaricato di curare la prima parte dell'epistolario tanto atteso, Leopoldo Marchetti, direttore del Museo del Risorgimento di Milano, ricchissimo di materiale garibaldino, e Piero Pieri, uno dei maggiori specialisti di storia militare. Con lettera del 7 maggio la Direzione generale delle accademie e biblioteche annunciava che era in preparazione il decreto del presidente della repubblica (allora Giovanni Gronchi) per la ricostruzione della Commissione e assicurava che avrebbe messo a disposizione la somma che sarà possibile reperire sul modesto stanziamento destinato alle edizioni nazionali , per il momento L. 200.000.2> Era il caso di dire all'italiana: nozze coi fichi secchi... . Tant'è vero che il presidente dell'Istituto faceva subito presente che questo non era assolutamente in grado di assumere oneri di qualsiasi genere riguardanti spese di ricerca, di trascrizione o di riproduzione di documenti*. le spese di viaggio e i rimborsi ai membri della Commissione non residenti in Roma dovevano anche rientrare su] primo fondo di lire 200.000 ?...
Animi non c'era da dubitarne, come precisava senza possibilità di equivoci la risposta del 23 maggio della citata Direzione generale. La quale non mancava di ammonire che, data la modestia dei fondi a disposizione, le spese
1) Ministero della Pubblica istruzione. Gabinetto, n. 3546, Div. T. ) Prot. 3348, Div. I.