Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno
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1971
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pagina
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631
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Di una buona bibliografìa 631
dovranno essere contentile nei limiti più ristretti . A buon inlenditor... È veto, però, che dopo avere annunciato, il 7 settembre, che il decreto del Presidente della Repubblica era stato registrato fin dal 12 luglio dalla Corte dei Conti ed espresso il desiderio che la Commissione possa ora subito iniziare i propri lavori per la ripresa dell'opera e condurla a termine nel minor tempo possibile , dieci giorni dopo la stessa Direzione generale assicurava che questo ministero non mancherà nel corso dell'esercizio corrente di mettere a disposizione una ulteriore somma per lo scopo .
I lettori ci perdonino hi prolissità della documentazione circa la resurrezione della Commissione garibaldina, ma riteniamo che una precisa conoscenza dei fatti possa non essere inutile per ristabilire la verità.
I lavori di censimento e di raccolta del materiale furono subito iniziati e non senza difficoltà per la dispersione in luoghi diversissimi del materiale stesso. La Rassegna storica del Risorgimento dava notizia della ricostituzione della Commissione e, informando della seduta tenutasi il 10 novembre, rivolgeva un caldo invilo a enti e privati possessori di autografi garibaldini perché ne concedessero copia per la pubblicazione.1) Uguale invito veniva più volte rinnovato, insieme con notizie sui lavori della Commissione. -) Due centri di raccolta furono costituiti, uno a Roma, presso l'Istituto, per il periodo fino al 1861, l'altro a Milano, presso il Museo del Risorgimento, per gli anni 1862-1882. E i risultati sono stati abbastanza buoni, soprattutto per il reperimento di preziose raccolte di inediti nell'America Latina, inediti che costituiscono in gran parte il materiale del primo volume di imminente pubblicazione. Il ritardo che si è lamentato sinora non è imputabile a malafede o a cattiva volontà ce lo consenta il dottor Campanella di Governi o di uomini politici, ma semplicemente al fatto che l'enorme quantità delle lettere di Garibaldi ha suscitato problemi non indifferenti di reperimento, di raccolta, di copia e di catalogazione. A parte quello che era possibile rinvenire presso musei, biblioteche, antiquari, la Commissione non poteva trascurare le indicazioni, dirette o indirette, della presenza di lettere garibaldine in mano di collezionisti privati, non sempre disposti a lasciarle copiare per l'edizione nazionale.a' Ricordo che tanti anni fa, quando preparavo l'anno Mille... , al ritorno dalla prima guerra mondiale, la mia tesi di laurea, la nuora di Giuseppe Galletti, antico presidente dell'Assemblea costituente romana, mi lasciava vedere, ma per molto tempo non volle permettermi di copiarlo, un bigliettàio di Garibaldi del 19 luglio 1870, da Caprera, nel quale si accennava a un dono di sei bottigliette medicamenti. È un biglietto in cifra! , sosteneva la veneranda gentildonna ed era vano ogni mio sforzo di tentare di persuaderla che la sola cifra del biglietto, oltre quella della data, era rappresentata dal numero delle bottigliette. Ci voleva ben altra eloquenza per convincerla che il vostro G. Garibaldi > aveva ringraziato il Galletti proprio per queste ultime...4 ' E che dire di quelle persone in buona fede che venivano
i) Rassegna dL, a. XLHI (1956), p. 652, p. 882.
2) Ivi, a. XL1Y (1957), p. 186; ved. anche a. XLV (1958), pp. 184, 527-528; a. LI (1964), pp 169-170.
8) Proprio mentre questo articolo andava in tipografia è arrivato alla Commissiono un microfilm contenente nuove lettere inedito da inserire nàVimpaginato del primo volume.
<) A. M. GHISAUIKIITI, Uomini e cosa del Risorgimento, Roma, Cremonese, 1936, pp. 188-189.