Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno
<
1971
>
pagina
<
636
>
636 Alberto M. Ghisalberll
iiifcitazioni di altri eoli (per esempio la Società toscana per la storia de) Risorgimento) e per le sempre crescenti difficoltà organizzative, la Consulta del-1 Istituto (composta, come si sa. dai presidenti dei Comitati locali e dai componenti il Consiglio di presidenza), anche per aderire a richieste venute da più parti deliberò, nella sua seduta del 24 ottobre 1961, a Torino: I Congressi dell'Istituto avranno d'ora innanzi luogo ogni due anni, in località che verrà, come sempre, stabilita dalla Consulta, sulla base delle richieste presentate. Nell'anno intermedio avranno luogo i Convegni (provinciali o regionali) dei quali si è sopra detto .') E da allora la biennalità fu rispellata, con la sola eccezione del 1966, che ricordava un anno di particolare significalo per la storia della nazione . Come un particolare significato aveva già avuto la data mazziniana e garibaldina del 1849. Il Governo democristiano (per servirci del termine che ossessiona il Campanella, al punto che anche per lui ai potrebbe dire: nec curri te, noe sine te vivere possum ) di cento anni dopo, forte della maggioranza assoluta conseguita il 18 aprile dell'anno prima, lasciò celebrare solennemente il centenario della Repubblica romana, fece inaugurare sul carducciano gran colle plebeo , l'Aventino, il monumento a Mazzini e una grande Mostra al Vittoriano, organizzata dal nostro Istituto (certamente non ignota al Campanella, che vi accenna più volte nella sua bibliografìa).2* E, in un clima di particolare entusiasmo, al Campidoglio ebbe inizio il XXVIII Congresso dell'Istituto, propiziato dalle parole di quel grande storico cattolico che fu Gaetano De Sanctis e del presidente del Senato Ivanoe Bonomi.3'
1961, 1963, 1965, 1966, 1968 (il cinquantenario della vittoria del 1918 la generazione che aveva ereditato la tradizione del Risorgimento non poteva trascurarlo, se non altro per quei 680.000 poveri morti), 1970. Già, 1970, Porta Pia e la fine del Papato temporale...
Ma prosegue implacabile colui che non oseremmo chiamare doctor seraphicus nulla di simile si verificò nel *62 e '67; in questi due anni l'Istituto non tenne alcuno congresso e gli Italiani, sempre pia indifferenti alla politica del Governo, non protestarono . Anche se non ci fu un congresso nazionale, l'Istituto ha fatto svolgere dal proprio Comitato di Trapani, dal 26 al 28 ottobre 1962, un importante Convegno sul tema 1862. La prima crisi dello Stato unitario , con l'intenzione di approfondire la conoscenza della genesi e degli aspetti della crisi che portò il paese al dramma di Aspromonte . *) Per il 1967, non potendo l'Istituto tenere, in contrasto con la deliberazione del 1961, tre congressi in fila, e, d'altro canto, non essendo giunta da alcuna parte una qualsiasi richiesta per un convegno regionale, non ci furono nostre riunioni scientifiche. Si era studiato in tutti i suoi aspelli, insufficienze, colpe ed errori della classe politica, il Sessantasei, ci si preparava a sottoporre ad esame il significato storico dell'anno della Breccia, non si ritenne di evocare i morti eroici di Men*
1) Rassegna cit., a. XLVIII (1961), p. 738.
2) La Mostra storica della Repubblica romana 1849, a cura di F. FONZI e V. E. GruNTStLA, Roma, 1949.
*> Agli Atti del Congresso fu dedicala l'Intera annata XXXV III (1950) della li osseina storica del Risorgimento, pp. 5-538, con la sola esclusione delle rubriche Libri e periodici. Vita deWlstituto. Contributi, ai, ma non tali da sciai tire...
*) Ved. Rassegna cit., a. XLIX (1962), pp. 726-728. CU Ani di quel Convegno, articolato in diciotto tra rclu/.ioni e comunicazioni, sono slati pubblicati a Trapani, nel 1966, a cura del presidente del Comitato lIl'Istituto, prof. Gianni Di Stefano.