Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno
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1971
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pagina
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640
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640
Alberto M. Ghisalberli
Passarono gli anni e di una qualsiasi attività dell'Istituto non si ebbe mai notizia fante dfargent soltanto? - fin quando nel settembre 1944, in attesa del decreto di scioglimento del Consiglio direttivo dell'Ente, fu nominato Commissario straordinario un nobilissimo studioso, di autentica fede democratica senza aggettivi, Giovanni Ferretti. Ma, visto che i provvedimenti annunciati non vedevano mai la luce, il Ferretti, persona seria, si dimise il 31 luglio 1945 nominando l'ex-segrctario, Enrico Taviani, consegnatario.... di un patrimonio di 136,579,45, poche davvero per andar lontano. L'Istituto fu così soppresso con legge 3 luglio 1952, n. 960, e i compiti, le attività e la dotazione passarono a quello per la Storia del Risorgimento, ma, come risulta da una lettera del 6 agosto 1953 della Direzione generale delle Accademie e biblioteche, a questa data il ministero del Tesoro non aveva ancora provveduto alle variazione di bilancio rese necessarie dalla legge del luglio 1952... *) E la stessa Direzione generale doveva ancora insistere, il 15 febbraio 1954, presso il ministero del Tesoro affinché provvedesse al trasferimento all'Istituto per la Storia del Risorgimento, perché questo potesse disporne, i necessari fondi per dare inizio al programma di lavoro che esso si è proposto di realizzare nell'ambito degli studi e delle finalità che furono dell'accennato Istituto ora soppresso >.2) Finché c'è vita c'è speranza, dice il vecchio adagio, così l'Istituto, il quale nel frattempo (23 luglio 1954), aveva ottenuto la prima rata del contributo di L. 100.000 (che avevano, purtroppo, un valore ben diverso da quello del 1939), poteva entrare in possesso del pingue capitale, contenuto in un libretto di conto corrente, di L. 101.187,60, integrato, nel novembre di quell'anno, da una residua somma di L. 105.615.
La storia è un po' lunga e molto noiosa, ma è sempre meglio mettere, -i-punti sugli i, anche a beneficio degli indipendenti Italiani , ai quali, allude il Campanella e che sono quelli degni dei sacrifici dei loro antenati e sdegnosi del tradimento degli ideali del loro stato nazionale democratico , i quali si risentono della discriminazione delHstituto a danno dei manoscritti garibaldini sottoposti per la pubblicazione nella * Rassegna storica del Risorgimento", organo ufficiale dell'Istituto . Non vorrei ingannarmi, ma penso che il dottor Campanella per manoscritti garibaldini non intenda manoscritti di Garibaldi, ma articoli su Garibaldi. Nel primo caso, infatti, se si tratta di documenti inediti, la Rassegna li accetta sempre; nel secondo, come ogni rivista che si rispetti, li fa valutare dai competenti per avere un giudizio sicuro sul loro valore scientifico, l'unico interesse della rivista. Nei limiti del possibile la redazione di questa vuole evitare di pubblicare per autentico un documento falso, come la ricordata lettera di Lincoln , o uno sballalo articolo sulla fuga di Felice Orsini da Mantova come accadde nel lontano 1931.s) Amicus Plato fosse pure il dottor Campanella sed magie amica veritast
Alla quale non possiamo mancare di rispetto quando, in quella pittoresca pagina XV della prefazione leggiamo un passo che sembra tolto dalle Facezie di ser Poggio Bracciolini. Per coloro che non hanno mai assistito ad uno di questi nuovi congressi "storici" [del nostro Istituto], basta spiegare che incominciano sempre con l'indirizzo, introduttivo del cardinale locale, o suo arci-
*) Div. II, Poe. 14, prot. n. 9711. *) Div. II, Prot. 1487.
31 VINCENZO CASA CITA mu, Felice Orsini nella sua fuga dall'ergastolo di Mantova e nei suoi rapporti con gli Orsini di Lago, in Rassegnai ciu, a. XVIII (1981), pp. 586408.