Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno <1971>   pagina <641>
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Di una buona bibliografia 641
vescovo, e terminano con ta benedizione, mentre è celebrata una messa all'inizio di ogni giorno dei lavori del congresso.*.
Sono convinto che il dottor Campanella è un repubblicano de bonne souche e di sicura fede, ma non vorrà certo aversene a male se mi permetto di rivol­germi a Ini come a un monarca, al modo di Cristoforo Colombo alla regina di Spagna ne La scoperta dell'America pascarélliana: Dico, sacra maestà, fame li giochi? . Dove l'ha ascoltato, doctor mirabìlis, un indirizzo introduttivo del cardinale locale, o suo arcivescovo? E dove l'ha presa la benedizione ter­minale, o ascoltata la messa all'inizio di ogni giorno dei lavori del congresso? .
A quello del "60 è intervenuto anche Lei, se la memoria non m'inganna: non penso che abbia respirato in quella occasione tutta quell'aria ecclesiastica. Che, in qualche congresso, il vescovo locale abbia assistito, con le altre autorità, alla seduta inaugurale è accaduto, ma non mai nello spirito che Lei ama attri­buire a simile intervento. Rispettoso della religione e dei suoi ministri, il nostro Istituto rimane nel suo campo come nel loro rimangono degnamente i rappre­sentanti della Chiesa. E se nel '57, in occasione del Congresso di Salerno, due file di un collegio di orfanelle guidate dalle loro monachine erano schierate a Sapri sui due lati del viale che conduce alla statua di Carlo Pisacane, nessuno dei partecipanti italiani e stranieri ne ha tratto motivo di scandalo o di scisma. In fondo, anche i quattro carabinieri posti agli angoli di quel monumento ren­devano onore all'eroe caduto. E, a Bezzecca, nel '66, quei chierichetti che, vestiti da garibaldini, cantavano inni sacri durante la Messa dedicata ai caduti di un secolo prima non hanno affatto turbato la coscienza degli intervenuti. Nel grande affresco del Risorgimento c'è posto per i garibaldini don Ugo Bassi e don Giovanni Verità, ma anche per don Giuseppe Andreoli e per Giovanni GrioKV Enrico Tazzoli, Bartolomeo Grazioli, i tre sacerdoti esemplari di Mantova, dei quali si potè dire che cadendo rovesciarono il carnefice .
Con questo, però, dottor Campanella, non riesco a immaginarmi, al pros­simo Congresso, il cardinale locale circondato dal presidente e da altri membri del Consiglio di presidenza dell'Istituto in cotta e con candela. Non ne faccio i nomi: provi Lei a identificarli. Io, per aiutarLa, mi servirò del vecchio caro gioco fanciullesco Acqua, acqua... Fuoco, fuoco... .
ALBERTO M. GHISALBERTI
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