Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
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1971
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644
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644
Libri e periodici
il diffuso malcontento delle popolazioni per l'esclusione del ceto dei contadini dagli acquisi!, considerandolo prodromo di future rivolto. È proprio qui il segreto dei iranici fatti del '99.
GIANFRANCO E. DB PAOLI
ENRICA RODERTAZZI DELLE DONNE, L'aipmione dei Gesuiti dal Regno di Napoli; Napoli, libreria Scientifica Editrice, 1970, in 8, pp. 146 con taw, f. t. L, 2.000.
Si tratta di uno studio sulla politica ecclesiastica dei Re borbonici Cado IH e Ferdinando IV, nella seconda meta del Settecento, ebe tiene conio di documenti originali conservati all'Archivio di Stato di Napoli, riportandone alcuni in appendice.
L'autrice prende le mosse dai fatti che portarono all'espulsione dei Gesuiti prima dalla Francia, nel 1764, quindi dalla Spagna, nel 1767, per poi lumeggiare i motivi ideali che indussero il Tanucci con decreto 3 novembre 1767 (naturalmente controfirmato dal Sovrano di Napoli) ad estendere tale provvedimento anche nel Regno meridionale.
Papa Clemente XIII difese l'Ordine di S. Ignazio dalle accuse infamanti che gli anticurialisti gli avevano rivolto e cercò di perorare, senza troppo successo, la causa degli espulsi.
Com'è noto il suo successore Clemente IV Ganganelli si piegò alle pressioni regie e sciolse la Compagnia con il Breve Dominus ac Redemptor del 21 luglio 1773. La parte più interessante del saggio è forse quella riguardante l'esecuzione del decreto di espulsione dei Gesuiti dal Reame: risulta che si procedette allo sfratto con tutta la severità possibile, che i religiosi furono inviati entro i confini dello Stato pontificio, e che si cercò di cancellarne persino il ricordo sul territorio napoletano Il clero del Regno, e questo è un dato significativo, non elevò rimostranze per i provvedimenti presi ed anzi, con il tacito assenso di gran parte della popolazione, fece presenti i motivi per cui gli eccessi della Società meritavano d'essere colpiti.
Deve notare a questo punto che tuttavia il lavoro non coglie affatto i complessi motivi di ordine politico ed economico che stanno alle origini della cacciata dei Gesuiti, limitandosi a tratteggiare le conseguenze immediate e contingenti della poli* lica giurie di zi onalislica.
Si pnò considerare come utile avvio per una ricerca molto più dettagliala e completa, che colga gli aspetti meno conosciuti della questione, fornendo spiegazioni ad altri fatti come ad esempio il comportamento antigesuitico di Papa Ganganelli (ancora controverso, non essendo stato compiutamente sviscerato secondo la metodologia storica moderna).
GIANFRANCO E. DE PAOLI
GABRIELE TUBI, <tVivu Maria*. La reazione alle riforme leopoldine (1790-1799); Firenze, Olschki, 1969, in 8", pp. 396. L. 4.000.
Questo importante e documentato studio di Raffaele Turi, già stato favore-volnicnte recensito da altre Riviste ed è utile ricordarlo brevemente anche sulla 4 Rassegna >.
Il saggio, ch'è inserito nella e Biblioteca di storia, toscana moderna e contemporanea > sotto gB auspici dell'Unione Regionale delle Province Toscane, tratta un celebre argomento di storia napoleonica, cioè le insorgenze popolari antifrancesi che scoppiarono con furore in Toscana nell'autunno del 1799.
L'autore si è proposto di studiare le cause di questi moti che d'altra parte in questa stessa epoca erano accaduti in altre regioni italiane; si è servito a tal proposito di dati economici di prima mano che, confrontati anche con quelli relativi ad altri Paesi d'Europa, hanno fornito una efficacissima chiave interpretativa.
Liquidate sia le tesi della passione nazionalistica anti-francese cara alla storio* grafia di anteguerra sia quelle del complotto clericale care ad Antonio Zobi. il Turi