Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno <1971>   pagina <647>
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Libri e periodici
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Non abbiamo ugnale amore per la più grande basilica, mimila sul fondo, per chiudere, con nuove rosirur.ioni ospitali la progettala parte superiore del Santuario. Ce qualche cosa di un paesaggio mistico, che non deve essere modificato.
E invece benemerita l'Amministrazione del Santuario che ha pubblicato questa opera monumentalo che ricrea la storia, quella che amiamo, al di sopra di ogni con­vincimento, ma che conferma una nostra religiosità redentrice, grande dono per ogni anima che la vicenda umana tormenta.
Si tratta soprattutto di un cartario finora inedito che risale al 1194, quando Celestino III prese sotto la sua protezione la Chiesa Biellese. Il Tomus II giunge al 1599 e biscia dunque un ulteriore spazio per giungere fino a noi.
È opera necessaria non soltanto per il movente religioso che la ispira, ma per conoscere l'animus delle genti, che muta nel tempo, pur radicandosi nella certezza di una fede. Non è solo un documento li religiosità, ma soprattutto un approfondi* mento psicologico, che collega nello spirito il mondo di ieri con quello di oggi, re* sistente al richiamo di una Fede ime merita studio e meditazione.
Livio PI VA NO
WOLF Giusti, Russi dell'Ottocento; Roma, Edizioni dell'Abete, 1970, in 8 pp. 463. L. 6.000.
L'indagine che da anni Wolf Giusti va svolgendo da par suo, con risultati sempre di eccezionale rilievo, sul mondo russo dell'Ottocento, lo ba condotto di recente a questo nuovo valido approdo: nel ripercorrere la vicenda spirituale e culturale, a volte il dramma stesso, di talune figure significative della Russia del secolo scorso egli ne coglie il significalo ed il tormento (perché si tratta di spiriti fortemente tormen­tati), nel contesto di una cultura sempre più sensibile ai problemi di relazione con l'Occidente dell'Europa.
Sia he si tratti di P. J. Caadaev l'occidentalista dichiarato pazzo - o del gesuita L S. Gagarin come dell'altro religioso cattolico VI. Pecerin per giungere, attra­verso nuove indagini su Dostoevskij e Turgenev, a Ogarev, a Leontjev sino al libe­ralsocialista Michejlovskij e al principe anarchico Kropot kin, l'impegno di Wolf Giusti è di guardare in primo luogo all'uomo, al suo tragitto spirituale e culturale, ai problemi che ba contribuito a mettere a fuoco. E come la circolazione delle idee è particolarmente vivace nella Russia dell'Ottocento tramite cenacoli letterari, riviste, incontri personali e lo scambio più o meno sotterraneo di manoscritti, ben si com­prende la difficoltà di arrivare alla radice vera, profonda del pensiero e degli orien­tamenti di ciascuno. Con una sensibilità sempre più affinata e una capacità di sintesi, unite a prontezza di accostamenti filosofici e culturali, sempre sorvegliati e calzanti, Wolf Giusti sente come immanente alla cultura russa dell'epoca soprattutto il pro­blema del paragone con l'Europa. Sullo sfondo generale della polemica interna del* VintelUgenciju russa, profondamente divisa fra slavofili e occidentalisti, il punto di partenza non poteva essere che la figura ed il pensiero di P. J. Caadaev. < Passaggio quasi obbligato tra i pensatori illuministi dell'epoca di Caterina II e la generazione dei Padri e figli di Turgenev ... cervello che costrinse occidentalisti e slavofili a chia­rire le loro posizioni, ...punto di riferimento e di richiamo tutte le volle che si vogliono affrontare i compieni e difficili rapporti tra la Russia e l'Occidente, la sua prima Lettera filosofica* ebbe u notare Herzen con l'efficacia di chi ebbe a soffrire lo stesso tormento, e fu come uno sparo nella notte buia >. 'l'utti presero a discutere, a porsi dei problemi che erano per cosi dire nell'aria, mu ohe .nessuno sino a quel momento aveva avolo il coraggio o la sensibilità di affrontare.
Da questo momento l'intelligenza politica), ma non solo politica russa prese a dividersi fra slavofili ed occidentalisti, mentre a partire giusto dalla generazione dei Caadaev, degli Herzen, dei Bakunbi per giungere sino alla fine del secolo si assiste al fenomeno di una vera e propria e stratificazione della società russa; accanto e contro la Russia delle classi dirigenti, aristocratiche e dell'alto clero, della diplomazia.