Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno <1971>   pagina <663>
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labri e periodici
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Alcuni dati l'A. ha potuto ottenere consultando le carte messegli a disposizione dagli stessi eredi e rintracciando alcuni documenti che rendono molto interessante la ricca appendice che completa il volume. Tuttavia, per una più ampia comprensione e valutazione della figura un po' aleatoria di questo esponente del giornalismo tori­nese, il Grandi ha cercato di rappresentare soprattutto lo sfondo e l'ambiente in cui Beghelli ha operato e dal quale la sua personalità, ricavata dal tenue filo di una do* cnnieuiazione sicura ma non abbondante, emerge chiara grazie alla capacità dell'A. di delineare i rapporti che hanno legato il suo personaggio a colleghi e collaboratori.
PATRIZIA Cimimi
BICE RIZZI. 12 Trentino nell'anno della liberazione di Roma 1870; Trento, Arti Grafiche 1970, in 16, pp. 60. S.p.
La dedica del libro cagli Amici precisa una scelta, e la piccola mole (formato tascabile) potrebbe indicare una finalità divulgativa.
Rievocare Trento ed i. Trentini nell'occasione del centeneraio era indubbiamente un dovere patriottico, e Bice Rizzi non poteva a meno di sentirlo e di compierlo.
È un rievocare che veramente significa ricostruire sulle fondamenta di notizie archivistiche e di solida bibliografia la vita trentina di allora, metterla in rapporto con la situazione politico-religiosa dell'Urbe e dello Stato ecclesiastico, rivedere l'atteg­giamento dei vari partiti ed ascoltare la voce dei diversi giornali trentini; e significa ripresentare nel loro pensare e nel loro agire i cittadini e le autorità civili e religiose, come il Podestà Giovanni Ciani ed il vescovo temporalista Benedetto de Riccadona che a Roma, durante il Concilio, è colpito da apoplessia, e torna a Trento, più fermo di prima anche nelle opinioni.
non manca lo studio dell'ambiente trentino nei giorni del conflitto franco­prussiano, o nei giorni in cui anche a Trento si consente ma più si dissente a proposito della proclamazione del dogma, o nell'indomani della storica Breccia allorché si hanno manifestazioni in cui la voce più sonora è quella della banda cittadina che si sfoga, fra gli evviva, ma lontano dal Palazzo Vescovile perché il Presule è gravemente am­malato, e con hi Polizia che non vuol vedere nemmeno i bei bengala che la sera discendono festosi dal cielo.
Feste, feste, e non solo a Trento, ma anche a Riva, a Rovereto, a Mori, ed altrove. Ed. il Vescovo ammalato e la Polizia prudente: meglio di cosi?
PIERO ZAMA
COSIMO CEGCDXI, B Concilio Vaticano l nella stampa italiana (1868-1870) (Collana di storia del movimento cattolico. 28); Roma, Edizioni Cinque Lune, 1970, in 8, pp. Xmi-352. U 3.000.
11 presente volume, accompagnato da una silloge di documenti e da una biblio­grafia (non priva di mende), è il risultato di una indagine (nata come tesi di laurea) avente lo scopo di ricostruire le posizioni della stampa, di penetrare l'atteggiamento dell'opinione pubblica dell'Italia appena unita, e perciò più portata a valutare con timore e ostilità gli eventuali aspetti politici, piuttosto che la più profonda tematica religiosa di un avvenimento così importante come il primo Concilio Vaticano > (ip.. XXHXfìi il quale è importante soprattutto non per la conferma delle condanne già espresse nel Sillabo, ma per la proclamazione del dogma dell'Infallibili là. Sulla base dì una larga ricerca in specie riguardante materiale a stampa (periodici, opuscoli e dissertazioni di vario genere), l'A. offro una discreta visione d'insieme delle questioni concernenti il concilio vaticano dalla convocazione alla fine, delle ripercussioni e dei giudizi riscontrabili sulla stampa italiana (nazionale e di provincia) e straniera, del­l'atteggiamento di partiti e uomini politici nei diversi momenti; e descrive con dili­genza l'attenzione della stampa (democratica e moderata) allo svolgimento dei lavori,