Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno
<
1971
>
pagina
<
664
>
664
Libri e periodici
l'efficacia o meno almeno dui punto di vista del costume dell'anticoncUio di Ma-poli, l'intolleranza o l'inroniprcntiono tra laici e cattolici, il progressivo spostarsi dell'obiettivo da conseguire nell'ambito del concilio, i contrasti del clero e le varie crisi dei rapporti tra Stato e Chiesa fino alla guerra tra Francia e Prussia che avrebbe permesso di e oltrepassare la convenzione di settembre. Da Roma, dal Papa, dal Concilio, che aveva minacciato di provocare lo scisma solo una preghiera poteva levarsi verso la cristianità, e solo questa poteva venire accolta, perché era un'invocazione meramente spirituale che auspicava il ritorno alla più perfetta unità della Chiesa (p. 267). Questo valore spirituale venne però scarsamente inteso dalla stampa del tempo. Ha ragione Spadolini, nel presentare il volume, di insistere su tale scarso interesse della stampa italiana alle fasi del Concilio, visto piuttosto nelle implicazioni politiche, nello eventuale proclamazione del dogma del potere temporale, nella lotta di fazioni o di sette, nell'anacronismo di certe prese di posizione di fronte allo Stato liberale. Altro interesse verso i problemi religiosi e la rinascita della fede avranno, ad es., il Ricasoli, il Minghetti, Anselmo e Carlo Guerrieri Gonzaga nel medesimo torno di tempo, o sacerdoti come mons. Renaldi, vescovo di Pinerolo, mone- J. Bernardi, don Avignone ed altri ancora, desiderosi di conciliare hi fede religiosa con la religione della patria. In questo senso, il capitolo dell'A. dedicato a Porta Pia, segna la conclusione di un'epoca e l'inizio di quella volontaria solitudine in Roma da parte di Pio IX, mentre vari giornali vedevano nella caduta del potere temporale il consolidamento interno della Chiesa.
RENATO GIUSTI
RUBICONI* ACCADEMIA DEI FILOPATRIDI, Quaderno X, p. I: Primo centenario di Porta Pia e di Roma Capitale i p. II: Relazioni sull'unità culturale della Romagna per essere considerata regione autonoma sotto tutti gli aspetti; Santarcangelo di Romagna, S. T. E. Maggioli, 1971, in 8, pp. 196, con 16 taw. L. 2.500.
Fedele al suo nome, l'Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone ha celebrato con uno dei suoi più nutriti Quaderni la data del 20 settembre 1970, pubblicando una serie di studi che, quasi faro eretto fra il Po il monte la marina e il Reno getta i suoi fasci luminosi sull'evento, colorandolo delle passioni degli ideali e dei sacrifici di una gente non ancora immemore di quel passato, pur soffiando colà come altrove i venti freddi di tramontana.
Aldo Spallacci, presidente dell'Accademia, nella Presentazione dichiara che la rievocazione non ha riferimento e all'esiguo fatto militare , ma piuttosto a quella che fu allora la realizzazione della formula Libera Chiesa in Libero Stato : realizzazione cui poscia non sono mancate offese alla sua integrità. Per cui dice il Presidente qui si vuole particolarmente affermare l'adesione degli Accademici allo spirito a-vouriano di libertà religiosa.
E tutto ciò ha riferimento soltanto ai temi trattati nella prima Parte del Quaderno giacché nella seconda parte, i vari studi tendono concordemente ed efficacemente a disegnare il profilo storico, culturale, artistico e tradizionale, e quindi a far conoscere l'anima di una regione che ha il torto di essere geograficamente piccola, e che per questo vede il suo nome appiccicato a quello dell'Emilia. (E l' appiccicato si dispensa da ulteriori considerazioni che qui non avrebbero posto).
Dunque l'Accademia di Savignano sul Rubicone Accademia antica e non senza risorgimentale rinomanza ci riporta al 20 settembre senza escludere naturalmente Mentana per cui non poco palpitò e sanguina il cuore dei romagnoli, E noi, limitandoci a. quei saggi che possono avere qualche interesse per gli studiosi di storia, e quindi tacendo sui saggi letterari, cominciamo col segnalare le brevissime pagine dello Spai licci nelle quali egli raccoglie apposaionate dichiarazioni di patrioti di allora a proposito di Mentana ; e segnaliamo gli studi di Antonio Mambelli, di Umberto Foschi, di Dario Mazzoni e di Renato Zanelli i quali ci informano sugli effetti che il 20 settembre ebbe nei luoghi (e fra personaggi di Romagna), quali Forlì (Mambelli) Cervia (Foschi), Savignano (Mazzoni), Modigliana e quindi don Verità ed altri (Zanelli).