Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
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1971
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pagina
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665
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Libri e periadici 665
Si Allontana da questa tematica Io studio di Leonida Costa, che però ha il merito di farci conoscere (e quindi restiamo in Romagna) un mazzetto di lettere inedite del cardinale Chieramonti (fra il 1784 e 11*1793) le quali valgono a giudicare meglio' il controverso carattere di quel personaggio che, concittadino di papa Ko VI e cioè cesenate, veniva dal medesimo elevato alla porpora appunto nel 1785.
Rientriamo direttamente nel tema con le /Yofe .sui servìzi pubblici di Roma intorno al 1870 di Giuseppe Granelli; e si tratta delle ferrovie, del servizio del gas, di quello idrico, della Posta e Telegrafo e di altri. Ed al tema ed alla Romagna ritorniamo anche con le pagine di Francesco Balsimelli che ci fa La Storia dei rapporti, tra Ri mìni e San Marino: passatoi presente e avvenire, E questo avvenire viene elegantemente osato dall'A. come trampolino di lancio per balzare sul terreno degli auspicabili rapporti turistici fra la celebrata Città dell'Adriatico e la non meno celebre Repubblica del Titano.
Indichiamo in fine le pagine dello scrivente che hanno per tìtolo L'azione, politica della Romagna prima e dopo FUnità d'Italia; e qui volentieri ci dispensiamo da ogni osservazione. Questi sono gli stadi che compongono la prima parte.
Per molivi diversi, ma non meno comprensibili, rinunciamo ad una elencazione degli studi che compongono la seconda parte del volume. Ci figurano bea nomi, come quello di Friedrich Schurr, il notissimo glottologo, insigne studioso del dialetto romagnolo ; e di Pietro Zangheri naturalista di meritata fama ; e quello di Giuseppe Live-rani maestro a quei che sanno in fatto di storia della ceramica.
Ma ora dobbiamo concludere; e per rimanere come si dice in Romagna con la bocca buona, parliamo di Luigi Pasquinì che, dopo aver detto confidenzialmente sulla sua confidenza con Marino Moretti, fa le Iodi del romagnolissimo formaggio squacquarone . E parliamo di Alteo Dolcini che intitola le sue pagine: / vini di Romagna han già fatto la fioro regione*.
E se questo è un invito a digerire il bastardissimo connubio Emilia-Romagna, beviamoci sopra.
PIERO ZAMA
GIOVANNI CORK AD INI, Liberali e cattolici nelle Marche (1900-1915), prefazione di Giovanni Spadolini ; Urbino, Argalìa Editore, 1970, in 8, pp. 268. L. 2.500.
Questa ricerca, che si affianca alle precedenti di Raffaele Molinelli (Il movimento cattolico nelle Marche, Firenze, 1959 e / repubblicani in una città delle Marche, Urbino, 1966) e di Enzo Santarelli (Aspetti, del movimento operaio nelle Marche, Milano, 1956), offre notevoli spunti di interesse, ma risente dell'angolo visuale piuttosto angusto dal quale è stata condotta: quello delle lotte elettorali (e dei relativi risultati), e del dibattito politico quale si andò via via esprimendo in quegli anni nei principali organi di stampa della regione, liberali e cattolici io primo Inogo. È un'indagine, quindi, che ha per oggetto prevalente (e si potrebbe quasi dire esclusivo), schieramenti poli-tiri di vertice e prese di posizione ufficiali, manovre elettorali e polemiche giornalistiche, mentre restano sullo sfondo, o nono trascurate del tutto, le condizioni ambientali in coi operavano lo forze politiche cosi studiate, sia a livèllo di interrelazioni con. la concomitante evoluzione della società italiana nel suo complesso, sia sul piano delle specifiche situazioni economico-sociali esistenti nelle varie provinole marchigiane. Ciò di cui ti avverte maggiormente la mancanza, nella monografia di Cor-rndini, è un'analisi, sia pure solo abbozzato, della vita amministrativa locale, del modo in coi concretamente agirono liberali e cattolici In sede d! amministrazioni comunali! con quali obiettivi, sotto la spinta di anali interessi, con quali mezzi di pressione, con quali risultati, nel contesto, infine, di quali alleanza o di quali inconcilia* bilità. Ma anche volendo limitare la ricerea alla condotta politica di vertice, sarebbe stata molto opportuna una indagine magari solo accennata, sull'attività parlamentare dei deputati marchigiani, sai loro rapporti con gli organi di governo e con hi burocrazia statale sul loro atteggiamento specifico di fronte ai più rilevanti problemi