Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
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1971
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666
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666
Libri e periodici
nazionali del momento. D'accordo che la stampa locale, quotidiani! e periodica, cor stituiscc la fonte essenziale nel caso di uno studio, certamente utile, del tipo di quello intrapreso da Corradini; ma se allo spoglio, per quanto accurato, della stampa non fa riscontro qualche sondaggio negli Atti parlamentari da un lato, e nelle principali discussioni e delibere dei consigli comunali dei centri maggiori dall'altro, ai rischia facilmente di delincare un'immagine distorta, o comunque troppo Incompleta e per* ciò poco significante, della lotta politica regionale, della natura delle forze a con fronto, della effettiva posta in gioco.
Le linee generali dell'incontro-scontro fra liberali e cattolici nelle Marche tra l'inizio del secolo e la prima guerra mondiale emergono con sufficiente chiarezza dall'opera di Corradini; ma di che cosa queste lince generali fossero veramente espressione, il lettore riesce a rendersi conto solo molto limitatamente e senza troppa convinzione.
ALBERTO AQUARONE
ALDO ALESSANDRO MOLA, Stampa e vita pubblica di provincia neWetà giólittiana; Milano, Mursia, 1971, in 8, pp. 414. L. 4.800.
Ancorché leggermente fuor d'opera e forse altrettanto superflua possa sembrare la lode, mi preme chiarire preliminarmente che questi, se non in via esclusiva, certo sopra ogni altro, e con significato particolarissimo, sono gli autentici libri di storia tout court, senza aggettivi, e perciò insostituibili. Al di là dell'ideologia e della quantificazione. l'A. tiene fermo ai capisaldi capitali dell'individuo e della società, della finanza e dell'amministrazione, dell'economia e della vita religiosa, per tratteggiarci un quadro regionale limpidamente circoscritto ma non virtuoslsticamente microscopico (il Piemonte meridionale, le Provincie tradizionalmente agricole di Cuneo ed Alessandria, sistematicamente sacrificate dinanzi alla megalopoli torinese ed all'economi' cismo, così ind u s tri a listipo come cooperativistico, fiorente tra Sesia e Ticino), sfumato ed articolato all'estremo nelle sue componenti localistiche ma tutr.-tlt.ro che classistica-mente squadrato, accentrato sul concetto difficile e cangiante, ma appunto perciò quanto mai comprensivo ed elastico (e quanto mai trascurato) di evita pubblica attraverso il filtro inquieto ed espressivo delle testate di provincia.
Dirò subito che quest'ultimo ambito specialistico d'una sorta di storia del giornalismo di provincia è inteso manifestamente dall'A. come un vincolo programmatico da trascendere o addirittura da dimenticare tutte le volte che ciò sia possibile. Donde non di rado un senso brusco di rappél à Vordre, di ridimensionamento delle proporzioni, non appena il problema, che si era slargato in prospettiva emblematica ben al di là dell'orizzonte pur penetrante della Sentinèlla delle Alpi o dello Stendardo, viene ricondotto, non sempre agevolmente, negli schemi e talora sui preconcetti dei costi* razionali subalpini o dei cattolici monregalesi.
Nondimeno, a prescindere da questo vizio di origine non di rado piuttosto estrinseco, e grazie alla felix culpa della sua frequente trascuraggine, l'opera spazia agilmente in una ricchezza ed articolazione di temi che richiama quella del Carocci* un grosso edificio che si colloca a monte di tutta una fioritura d'indagini come questa (e .*A. ha l'onestà di riconoscerlo più volte, anche per la piattaforma archivistica) malgrado la serie di stroncature o di sussiegose nonchalances metodologiche ed interpretative con cui si preteso di poterla espungere o marginalizzare nella storia della storiografia italiana dell'ultimo quindicennio.
Età gioii ninna a partire dal 1882? È questa un'accezione singolarissima che l'A. assume per la definizione di un periodo controverso fin nel tìtolo e nella sostanza (si ricordino le polemiche del compianto De Biase col De Rosa circa la legittimità del concetto medesimo di e Stato giolhtiano). Essa trova giustificazione noli'allargamento del suffragio e nell'entrata dell'uomo di Dronero alla Camera, due avvenimenti contemporanei e non certo reclpTOcamente indifferenti, così per l'apertura alle competenze tecniche ed alle avanguardie BOCÌIIIÌ da parte della classe dirigente post-risorgi