Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
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1971
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675
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Libri e periodici
675
tanca ed elaborala nel tempo stesso che è formulata con scrupolosa esattezza ed ha i suoi limili di tempo nel titolo: L'ultimo anno nei ricordi di uno che l'ha vissuto.
Si ascolta pertanto il giovanissimo fante, l'ufficiale mitragliere che, non senza particolari responsabilità, visse nella bufera di quei giorni (ma anche nella fede), e che alle parole allora dette o non dette unisce le altre di oggi che con quelle si fondono a meraviglia armonizzando nell'accento e nel significato, e diventando il linguaggio che tutti conosciamo, il linguaggio che crea e dipinge dal vero, e al vero è scrupolosamente fedele.
Riassumere queste pagine di ricordi, di avvertimenti, di considerazioni, di amarezze profonde ma domate, di difficoltà impensabili ma superate, di angosce a cui arrideva una speranza divampata poi in certezza nell'ottobre del '18, tentare insomma un riassunto di questo rapido narrare e rilevare e riflettere che è anche un sentire, vorrebbe dire fare opera inutile, anzi di profanazione.
Si perderebbero le caratteristiche e le vibrazioni di quel parlare operoso e volitivo che, a volte, può essere quello di chi ai esprime un po' per celia e un po' per non morire*
Tale appare in queste pagine il combattente di allora. Invece ora è lo storico che rievoca.- Ma no, è ancora il medesimo combattente: sono cambiate soltanto le cartùcce. Servire la verità non è forse un combattere?
Ghisalberti dedica lo scritto Alla memoria di un operaio che fu mitragliere della 189' compagnia da posizione. Non si legge altro. Ma noi sappiamo in effetti chi era quel mitragliere, e non possiamo rinunciare a un atto di riverenza e di amore verso la sua memoria, facendolo conoscere. È naturalmente un Trentino, ed è il padre di Umberto Corsini.
Alle pagine di Alberto M. Ghisalberti fanno seguito quelle di Mario Toscano che svolge il tema: La situazione diplomatica europea dall'autunno 1917 alla fine della guerra.
Sostanza e valore a questo studio che si svolge chiaro ed affascinante in dieci paragrafi, gli vengono in primo luogo da una eccezionale dovizia di informazioni, di testimonianze, di documentazione tratta dal segreto di archivi d'ogni parte d'Europa ed oltre, e da carteggi privati appena venuti in luce. Ma dobbiamo aggiungere che l'ammirazione si fa più viva per l'carte con cui lo storico fa uso di quella ricchezza, per il modo con cui egli procede per via di concatenazione, di logica e di intuizione, incatenando il lettore stesso alle sue interpretazioni, alle sue deduzioni, ed a quelli che possiamo chiamare i suoi particolari accorgimenti di maestro nella materia.
A quella selva intricata e sconvolta della diplomazia dove ogni via ed ogni sentiero ai celava Botto ombre mutevoli, Mario Toscano si affaccia e si muove, dopo i due grandi avvenimenti che hanno trasformato le cose, le idee, gli uomini e tutto il dramma, e dot dopo che la vittoria degli Imperi Centrali a Caperono e l'avvento al potete dei bolscevichi hanno profondamente mutato in ogni dove la situazione politica
e militare.
Sono ritornati difatti in campo propositi e tentativi che parevano già sepolti quali i possibili cedimenti austriaci nei segreti sondaggi dello stesso Imperatore; ha assunto un altro valore e diversa misura la presenza degli Stati Uniti, dove si prepara e prende voce solenne il messaggio dell'8 gennaio dì Wilson al Congresso contenente ; famosi XXV punti; e di contro già ha parlato Lloyd George precisando, nel mutato clima, gli scopi di guerra e gli impegni di Londra verso gli alleati.
Sembra tutto cambialo il dibattito nel campo diplomatico ho mutato accento; si direbbe cambiata anche la procedura in un'atmosfera che più agitata, con nomini che ripensano, che rifiutano, che ripropongono diverse soluzioni di compromesso. Sulla scena Wilson vuole attrarre la maggiore attenzione, il problema delle nazionalità op*