Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno <1971>   pagina <676>
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Libri e periodici
presse dall'Austria-Ungheria prende, particolare dominio, e si arriva al Patto di Roma che, osserva l'A., se ebbe un successo apparente come manifestazione, cnon ebbe, dal punto di vista politico, alcuna influenza determinante sugli orientamenti delle grandi Potenze verso l'Austri a*lingheri a .
Prosegue l'A. spiegando l'evoluzione dell'atteggiamento anglo-franeo-statturitense sul problema austriaco, ed esamina il mutato orientamento del governo russo che determina una reazione sfociata nell'assassinio dell'ambasciatore tedesco in Russia, Mirbacb; il quale gesto non impedirà l'accordo tedesco-russo concluso a Berlino il 27 agosto 1918.
Nell'ultimo paragrafo viene considerata nel suo valore e nei suoi effetti la conclusione, cioè il momento degli armistizi, sia nei riguardi della Germania (il principale), sia nei riguardi dell'Italia.
Un atto finale, un traguardo raggiunto che però nella storia diviene una tappa del secolare cammino, una conclusione nella quale già sono evidenti le premesse di nuovi tormenti e nuovi tormentati.
Cd ecco nel volume e non poteva mancare Luigi Mondini che con tutta l'autorità che gli viene universalmente riconosciuta fa la storia de Le operazioni mi~ [ìlari con particolare riferimento al fronte italiano. Sono poco meno di una qua­rantina di pagine: un volo rapido ma che conosce ì momenti in cui l'attenzione deve essere particolarmente esercitata. Quindi ecco tali momenti, ecco cioè le parti in cui è frazionato, ma in stretto collegamento, lo stadio: Caporetto, Il ripiegamento al Piave, Le cause della sconfitta, Uarresto al Piave, L'opera di ricostruzione, La battaglia d'arresto, Intermezzo d'attesa e piani operativi e La vittoria finale. E segue un Som­mario degli avvenimenti bellici (autunno 1917-novembre 1918).
Precisione anche nei minuti dettagli, indicazione di circostanze che da altri vengono ignorate o trascurate, e tranquillità e serenità di un operatore che non ignora problemi e polemiche, ma che lascia le sentenze ai fatti sapientemente e serenamente chiamati in causa.
Diremmo che questa è una grande strada maestra percorsa velocemente ma linear* mente sul terreno della storia militare dell'ultimo anno.
L'ultima guerra del Risorgimento nelle lettere dei combattenti: è il titolo che Emilia Morelli ha dato al suo breve scritto. E dalle stesse lettere di cui viene fatto ricordo viene illustrato il perché della guerra e la sua definizione di guerra del Risor­gimento. Chi rinunciasse a tale definizione spegnerebbe la luce più bella più pura e più nostra: nostra di coloro che sono caduti guardando a quella, e di quanti ancora sopravvivono conservandola religiosamente nel cuore.
E le pagine di Emilia Morelli sono di venerazione per gli unì e di conforto per gli altri: pagine di storia e di elevazione morale.
Con equilibrio e buon gusto nella scelta e dobbiamo dire con partecipazione a quello che fu il nostro passatempo , la nostra distrazione , il nostro e cantic­chiare e conversare , Fiorella Bartoccini ci mette sott'occhio componimenti e di-segui e vignette e testate o caricature de l giornali di trincea.
Ce il Giornale del Soldato, cH Soldato, < Signor Si (del quarto anno di guerra), e c'è L'Astice , la diffusissima e Tradotta della nostra 3" Armata, Il Montello >, Il Carso , ed anche altri numerosi fogli che nascono in questa o quella particolare famiglia grigio-verde, come La Marmitta del 137" Reggimento Fan­teria, o II Savoia! del XXVili*' Corpo d'Armata, ed altri,
Fiorella Bartoccini e per cosi dire entrata nelle varie redazioni; in quelle a ridosso delle prime linee, e in quelle di Roma o d'altri luoghi ; ed ha capito, perché ha respirato nell'ambiente indefinibile forse, ed eccezionale certamente, ma cosi umano e quindi comprensibile da chi senta tuttora in sé l'umanità e la Patrie.