Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno
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1971
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pagina
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677
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Libri e periodici 677
Con questi sentimenti umani e patriottici la Bartoccini interpreta i giornali di trincea nella loro esatta misura.
Quindi coloro che li videro nella edizione originale possono ringraziare e sorridere ancora: un sorriso velato di malinconia.
Penultimo nella serie dei collaboratori è Umberto Corsini che riferisce su le minoranze italiane nell'Impero Austro-Ungarico.
Superfluo rilevare la delicatezza e l'importanza del tema, tonto più che trova posto, e doveva trovarlo, in un libro di cittadinanza trentina rievocante il Cinquantenario della Vittoria ; ed anzi che ne occupa una parte notevole: ottanta pagine.
Esse ci fanno vedere in una ben calcolata estensione (e le parti trovano il loro posto coi propri segni e colori) la situazione politico-sociale e morale-psicologica delle popolazioni che per i loro differenti caratteri etnici formavano il cosidetto mosaico dell'impero Austro-Ungarico.
Fin. chiara non potrebbe essere la visione nel suo insieme e nelle sue parti; non sono trascurati i dettagli di rilevabile significato; appare evidènte il proposito della esattezza e della obiettività nella valutazione delle forze operanti; e sul piano stesso della guerra, da tutti ì fronti, vengono raccolti quei dati e quelle circostanze che rappresentano le fasi della graduale trasformazione di indirizzo e di azione.
Giustamente l'A. si sofferma su quel momento nel quale la trasformazione diventa piò. decisa; e cioè nell'immediato domani della morte di Francesco Giuseppe (21 novembre 1916).
La scomparsa del vecchio Imperatore segna la fine di un'epoca ed il tramonto di un mito. Il vcntinovenne Carlo d'Austria per molti dei suoi sudditi non esclusi gli austriaci rappresenta poco pia di una formale successione, e non una eredità nel segno della rigorosa continuità.
Chiamarlo come già avveniva Cadetto poteva essere una manifestazione di affettuosa confidenza, ma quel vezzeggiativo non giovava al prestigio, ed anzi contribuiva a mettere in evidenza il grande vuoto lasciato in quel trono plurisecolare.
Da quei giorni di lutto ai quali non poteva seguire, e non seguirono per più motivi i giorni dell'esultanza, prende decisa evidenza lo sgretolamento della robusta ma vecchia costruzione asburgica, ed il potere centrale con le sue caratteristiche militari e dispotiche manifesta un progressivo e fatale impoverimento.
Agiscono in concomitanza, pur fra incertezze ed errori, non solo le forze politiche di aspirazione nazionale o sociale diversamente intese, ma anche gli interventi diretti o indiretti, diplomatici o propagandistici da parte dei governi impegnati nel conflitto; ed al dettato wilsoniano si aggiungono e guadagnano posizione le correnti ideologiche più o meno vicine all'idea mazziniana delle nazionalità e dell'Europa delle Nazioni.
Umberto Corsini riesce ci si consenta l'espressione a sviluppare ed a dirigere ordinatamente ed efficacemente questo spettacolo di minoranze in azione, il quale senza tale direzione diverrebbe un caotico tumulto 6e si tien conto non solo del numero di tali minoranze e del loro frazionarsi in diverse località, ma anche delle loro divene forze e possibilità operative, del loro vario muoversi, degli interventi interni o dall'estero di cui debbono avvalersi od a cui debbono opporsi.
Naturalmente la più minuta attenzione viene rivolta dali'A. alle minoranze italiane tutt'altro che collegate da continuità territoriale, eredi di non eguali tradizioni, qua e là in disuguali proporzioni in rapporto allo altre comunità presenti e coabitanti. Si pensi agli italiani del Trentino ed a quelli dell'Alto Adige, agli italiani di Trieste nel contatto con gli Slavi, a quelli del Friuli, dell'Istria, della Dalmazia e delle isole.
Come il loro parlare italiano risuona di diversi accenti, più ancora appare la diversità del loro procedere, del loro pensare e del loro sognare.
Orbene differenze e concordanze, manifestazioni di singoli e di partiti, vicende confortanti o deludenti o al vaglio della riflessione e della critica, tutto viene anno-