Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno <1971>   pagina <690>
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Vita dell'Istituto
consiliare del Comune di Finale Ligure. Al saluto del sindaco di quella citta ha rispo­sto Leonida Balestrerà, il quale ha anche presieduto la seduta. La figura del finalese Emanuele Ceiosia, letterato e patriota, è stata rievocata da Giuseppe Grassano altra* verso una felice sintesi critico-hiograiica. Arrigo Cameirana ha percorso le tappe fon­damentali della storia della ceramica a Savona nell'Ottocento; il giovane Giuseppe Par-lato ha anticipato alcuni aspetti di un BUO interessante studio su Spotorno nel sec. XIX; Giovanni Massa ha parlato sulle prime installazioni ferroviarie a Savona.
U 1* novembre, Giovanni FarriB ha svolto, con evidente preparazione, un tema di primaria importanza: cultura e istruzione a Savona nell'Ottocento; Luigi Cananei ha trattato alcuni aspetti di notevole interesse della personalità di Giuseppe Cesare Ahba; Renzo Ai olii ha ricordato una visita di Vittorio Emanuele li a Savona; Gio­vanni Amoretti ha rivolto la sua attenzione a G. B. Spotorno, erudito e letterato di bella fama nella prima metà del secolo scorso; Leonida lialestreri ha svolto un'inté­ressante comunicazione sulla stampa e l'opinione pubblica a Savona tra il 1800 e il 1870. Infine, l'on. Carlo Russo ha concluso con una puntuale sintesi critica sul Risor­gimento savonese, e ha indicato interessanti prospettive di lavoro. Alcune comunica-zioni non 6ono state lette a causa dell'indisposizione dei loro autori* ma figureranno negli Atti, che saranno pubblicati in due volumi.
Nella collana del nostro Comitato Documenti, saggi e ricerche è uscito il volume Figure e gruppi della classe dirigente ligure nel Risorgimento, con scritti di L. Giglio Celesti, E. Costa, G. Grassano, B. Montale, O. Confessore.
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LIVORNO. Il Consiglio direttivo del Comitato ha pregato S. E. il geo. Alberto Montesoro di assumere la presidenza del Comitato stesso, fino al compimento del triennio, in sostituzione dell'indimenticabile aw. Enrico Berti.
La figura dello scomparso presidente è stata rievocata in una commossa cerimo­nia il 25 novembre. Ne diamo il resoconto dalla Nazione del giorno successivo.
< La figura e l'opera di Enrico Berti, scomparso nell'estate scorsa, sono state ieri sera ricordate dal senatore Eugenio Artom, presidente della società toscana per la storia del Risorgimento.
La rievocazione è stata fatta olia presenza dei familiari, delle principali autorità civili e militari, dogli amici ed estimatori, nel salone della Cassa di Risparmi, nel medesimo luogo, cioè dove l'aw. Berti, in qualità di presidente del comitato livornese dello stesso istituto di studi storici, aveva tante volte ricostruito, per i cultori di storia patria, fatti e vicende del Risorgimento Italiano.
In apertura il gen. Alberto Montesoro, amico dello scomparso, ha presentato il relatore sottolineando la- sua partecipazione a ogni battaglia por la libertà da ufficiale di cavalleria nella grande guerra, a oppositore del fascismo (dal 1924, eon Einaudi), da vice presidente del comitato nazionale di liberazione per la Toscana fino alla costante presenza in ogni battaglia, parlamentare che si combatta nel nome della libertà e della democrazia. All'attività politica alterna quella di storico: rimangono fondamentali i suoi saggi su Palmerston e Russell, i due inglesi che agevolarono la formazione dell'unità d'Italia. Alle spalle di Eugenio Artom c'è d'altronde tutta una dinastia di uomini illuminati che hanno portato il loro contributo all'evoluzione della scienza e della cultura; e c'è in specie quest'Isacco Artom, segretario e braccio destro di Cavour, che con lui divise le molte battaglie diplomatiche e parlamentari.
Poi il senatore Artom è passato a tratteggiare la figura dell'uw. Enrico Berti, attingendo a ricordi perso nidi di amicizia e di medesima fede politica, e portando come testimonianza l'azione o gli scritti che lo scomparso ha lasciato. Fin dalle prime frasi è uscito un ritratto calzante con il ricordo che molti portano ancora con sé: un uomo ed un giurista nemico della retorica. Concreto, riservato, che dava molto senza nulla chiedere, generoso e cortese, di un'affabilità diversa da quella di un altro awo-