Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDI GIUSEPPE BIBLIOGRAFIA; GARIBALDINI BIOGRAFIE
anno <1971>   pagina <691>
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Vita dell'Istituto
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caio e liberale scomparso, Alessandro Morando, a cui d'altronde lo avevano sempre legato profondità di amicizia e ricchezza di ricordi. Enrico Berti condusse la sua atti­vità politica con coerenza e, soprattutto, senza faziosità, con quel perenne rispetto per la libertà individuale che sempre Io caratterizzò.
Capo dei giovani liberali fin dal lontano 1908, diresse in seguito la sezione livor­nese e fa per molti anni consigliere provinciale. Degno di menzione è il coraggio dimostrato, nell'aprile del 1925, dopo la efida alla Camera da parte di Mussolini (3 gennaio dello stesso anno) di parlare di Benedetto Croce, fuori dall'ambito del partito liberale, quando il nome del filosofo suonava come l'unico oppositore del regime.
Gli interessi giuridici e storici furono validissimi in Berli, che uni al rigore scientifico la perenne ricerca della realtà e della vedila giuridica.
Nel triste caso dell'ammiraglio Persano, il presunto responsabile di Lissa, si stadio di dimostrare, documenti alla mano, la sua posizione di e vittima, di capro espiatorio , richiesti dalia situazione tragica determinatasi in Italia in quel momento. Ma una particolare ammirazione egli dimostrò sempre verso l'opera politica e diplo­matica del Cavour: fa ricordando il dramma di coscienza del grande statista (fede, politica, religione), che egli collegò, forse inconsciamente, l'ultimo periodo della vita di quest'ultimo, con un ripensamento generale che coinvolgeva anche la propria esi­stenza. Ma piano, in tono minore, senza alzare la voce, come fanno tutti coloro che hanno speso la propria vita al servizio degli altri.
Questo " ricordo di Berti " firmato Arlom, condotto avanti con esemplare sem­plicità e misura e senza alcuna retorica, ha commosso i familiari ed i numerosissimi amici e colleghi dell'ordine, invitando anche quanti lo conobbero appena a meditare ulteriormente sulle sue qualità di mente e di cuore, rare a ritrovarsi oggi .

MANTOVA. Il nostro Comitato si propone di organizzare un Convegno mazzi­niano nel prossimo marzo e, in accordo con la Società Solferino e San Martino, una riunione di studio sul Secondo Impero in occasione della inaugurazione di una stele con busto di Napoleone III.
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MILANO. Nella consueta serie di conferenze, organizzata dal nostro Comi­tato, dal Museo del Risorgimento e dagli Amici del Museo, hanno parlato il 2 ottobre u.s. l'aw. Emilio Guicciardi su Cristina Belgiojso nel primo centenario della scom­parsa >, il 16 ottobre il segretario generale dell'Istituto su Mazzini davanti alla Comune; il 28 ottobre il prof. Mario A brute su: A cento anni dal traforo del Monceoisio ; 11 13 novembre il prof. Francesco Margiotta Broglio su La legge delle Guarentigie -

MONTEVIDEO. Superata la crisi delle comunicazioni postuli, cominciano a giungere con regolarità notizie sulla attività del gruppo dell'Istituto in Uruguay. Il suo presidente, prof. Armando Pi rotto, direttore onorario del Museo e Archivio sto­rico municipale, ha tenuto il 23 novembre ilJt. d'Accordo con l'Istituto italiano di cul­tura e con il Comitato della e Dante Alighieri >, una conferenza celebrativa del cente­nario deli'Aidn. Presente un folto ed eletto pubblico nel quale figuravano l'ambascia-ture d'Italia e un rappresentante dell'ambasciata egiziana, l'oratore ha sottolineato l'im­portanza dell'evento storico del taglio dell'istmo di Suez e del validissimo contributo iralinno, con grande ricchezza di note, di aneddoti o di valutazioni storiche. La con­ferenza era accompagnata da proiezioni e da audizioni musicali
Altre conferenze sono state tenute dal doti. Amato e dal prof. Lamonaca. Nella