Rassegna storica del Risorgimento
NAPOLEONE I
anno
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1920
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pagina
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17
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' 1 L'OFFERTA DEL TUONO IPCAltfA A.APOLMOKIJ i, JfóÓ* J7
a Gioia, il Baaori, il Foscolo ;eee. lo, costretto- lassare ' Mano, Allora iww: inancò Napoli di ornare a sé' l'esule figlio, nominandolo profesàafaologia nella jegia qmlversitià, tfvé 1 14 febbraio lesse una discorso (ili). L'insigne calabrese era nel setfcèmtóé' deli Jfògg in relazione eoa. due disi più autorevoli capi della congiura militare, cioè i generali Giuseppe e Teodoro Leoni, tanto cuecMÌBOrtenend.olo un valido, appoggi per l'indipendenza, italiana* gli inviarono con vtvtf commendafcMe uno dei loro segnaci; l'ufficiale bolognese Cesare Baganic-
Il Persiani comprendo tra i quatfcordiiS, però senza dimostrarlo (5), Vincenzo Ooco {ffilfàlQSfo. l'illustre scrittore del. Molise-quegli elle consigliò a Luisa Saulfènee la, denunzia delia congiura dei fratelli Baccher e otte poi nella reazione borbonica del 1799 ebbe condanna a l'esilio perpetui) dai! Begno ed andò prima in Francia, poi a Milano. Era m ifpótt' ucl 1814,
La supposizione Che tra i congiuratifossero Pellegrino Bossi, il SaM ed il Ooco trova riscontro nella circostanza che l'mdMBZO annovera quattro tra Icongiurati come appartenenti a gli SkM romàni e napoletani. Il Bossi, comunque nivo dì Cambra, che faceva" parte
dal 1806 del ducato di Lucca; era considèrao>i >er h, sua lunga dimora a Bologna nome bolognese : il Salii éW. iOftee: ed il- Delfico erano (ielle provinole napoletane. Bei due. genovesi, ascritti a la Congiura, uno è indicato* j,èome abbiamo gièi detto nell'opuscolo. :
! è" iJ -eonte G'ot1 gBi notizie* ète fopiscofe fa seguire a.I'IatliMr zo, si legge clie teersi :iiiccm*v .capitalisti genovesi avevano posto a diaposizème del congresso; òos{'afiu:iavo,".pqitIi Jfapolconiie l'accetta-vafi una prima somma: di dodici milioni., A. Probabilmente il; ;-ser condo dei due genovesi era :acuno di quei epfialMi-. Tra i quattordici vii erano' certamente parecebi militali, bell'indirizzo-teviàr mo queste parole : , Bir' la uòs-fira anima ò intrepida, ciascheduno noi, ìa maggior pattò iwi'mmpispm voltie fissò ;giuardi della mòrte.v, <uei, fra noi, ìa cui carrièra M estranea alle armi, becero, e guatante. le.prov<v loro.. Su questi:iiiiiifcarì non possediamo pUitroppo alcuna indicazione;
(1) AMMtBOTTi, Stórta <Ui-:mMÙM-, va!., >, pag. 48
{35}, HBLFEKT, opera citata.
(3) Una pagina di storia italiana, 18 li;