Rassegna storica del Risorgimento

PRALORMO, CARLO GIUSEPPE BERAUDO DI ; MILANO ; GUERRA 1848-1849
anno <1920>   pagina <20>
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A. PONZA It 8. KAXVtmO
avendo il peso dèlia responsabilità dì governo, né un Benso esatto del* l'opportunità politica, videro in esse facile appiglio ad una campagna rivoluzionaria destinata alvassicurare IQEQ1 sempre maggior favore presi qjuélla parte della; popolazione ofiè, ancora eccitata dalla lotta armata e dalle pubblichi Escussioni, ancora esaltata dalle prime aure di libertà, non era peranco rientrata Irai regoli di quel buon senso pra­tico che è, e fu in ogni tempo, dote, turale del popolo italiano (1).
Eppure, se si considera la reciproca situazione dell'Austria e del Piemonte in quel momento, si dove riconoscere che i patti dé'ar-mistizio avrebbero potuto essere ben altrimenti piti gravosi per il vinto. Se'alla sera <3 KovMa fosse stata annunziata la marcia dOfcadei-zky su Torino, nessuno ne avrebbe provata soverchia meraviglia. In­vece non solo le truppe austriache avevano arrestato ia loro avanzata, :lfia nel convegno di Vignale il giovane Me era riuscito ad assicurare ?mliegriti' M territorio piemontese edj.Bg salvarele: istituzioni liberali largite dal padre. Quest'iillnjo. risultato garantiva la possi biuta: continuare l'opera di riscatto e di unificazione de'Ityilia, poiché, 0Ì istorio Emanuele avesse oonsenMto a ripudiare il essljllo.: McolOre, l'unica bandiera nazionale Esterno a oui,ayiEe!bero potutoaccogliersi. i patrioti sarebbe rimasta, in; tutta lai paiisoliv, quella inalberata da uyseppe Mazzini, ,al-guaio mancavano- la praticità di intenti e la Sep ritvt/à dì mézzi per raggiungere -altissimo fine (2).
Assai probabilmente yitftoaao Emanuele non si rèse ponto delle conseguente lontane che avrebbe ìMMrxiQfì 'ÌM Ini assunto in tale e3rcosau?ai. v"erosimfcente egii agi, piti cheàltro. di antòjjler impulso di ojuél buon sangue diSavoia che'in tanti secolilf storia non smentì maiih nesso Ogni quaIvoIta*iu in qui qstione ronw o .fa dignità del ipese, '<, jyer infinito ;di quel buon mnm,. <ihe fri principale sua* dotai, te che ;pptrpo non semirce*jW3Yrse nef,COUHÈ àtÉa- CJòrnna 1 -lèi cóàsigU dieimi,,
Ma, in quei .iteJ?io,do d >gètaàfe- his0rlcntanen.to> uè iipotftSanza ì?Sfl,Éè la.notoita, tlréì-.coitéinó dei'ò?ane Sovrano teonourealiz-zte dijfJJé- plfij maggioranza Jfii tméMÉ.
H momento era invece Conio iu o3sei0 pih sopra, singolarmente feprv tìlo ai; pai avanzali, che, decisi act approntarne, mÌ2prono un'agitabie che ebbe Iniziamento epjpp tempestosi.
(1 ) Vedi BuitSEztQ, M)i0o M Wé JfeKtm *ol. H, pg. 76. (ì) Vedi W?MWA Jj'Italm -3gH Urtimi ., JXr fflfc