Rassegna storica del Risorgimento

PIACENZA STORIA 1800
anno <1972>   pagina <21>
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Moto a Piacenza nel 1800
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al clima del secolo XIX in questo episodio che è locale ma che ci sembra abba­stanza significativo per la visione panoramica del suo aspetto storico.
Come abbiamo indicato nelle note una documentazione interessante sui moti piacentini del luglio 1800, si conserva anche nell'Archivio storico conni-naie, nei preziosi fondi delle corrispondenze intercorse tra i magistrati governa-tivi locali (Governatori e altri funzionari) e gli esponenti del Governo centrale di Parma. Da queste corrispondenze pare che, in un primo tempo, fossero da segnalare agitazioni di determinati individui in numero di 7 che erano stati arrestati dalle Autorità locali. Della loro liberazione si interessò lo stesso gene* rale Guenand comandante della piazza; infatti una lettera del ministro Ventura del 1 luglio ne dà l'annuncio. Ma il Governatore contestava il fatto che essi non erano detenuti per opinioni politiche ma per tentata ribellione contro la Sovranità . Il generale insistette e in realtà il 5 luglio una lettera ducale fu comunicata allo stesso generale con la concessione della loro liberazione insieme alla preghiera di ammonirli sui loro doveri di sudditi . Probabilmente ciò avvenne in quanto gli amici dei 7 avevano minacciato di portare i loro cla­mori al Generale in capo .
Dal 13 luglio ai giorni successivi le lettere del ministro Ventura ed a lui dirette si susseguono esponendo i fatti come sono già stati da noi indicati ed elogiando l'intervento dei carabinieri e dei Francesi.
I moti si rinnovarono il 13. Tra gli arrestati sono qui indicati Bernardi, Cella, Sbalbi, Bisi, Bissi, Belleni.
Già il 14 pero il Duca è soddisfatto della situazione divenuta tranquilla e invita a riconoscere, con doni da parte della Comunità coloro che avevano con* tribuito a risolvere la situazione. Al generale Guenand fu donata una tabac­chiera d'oro e un brillante fornito dall'orefice Magrini.
È importante però ricordare che nella stessa data del 14 luglio avvenne mi fatto di notevole interesse politico comunicato dal primo ministro Ventura al Governatore di Piacenza. Egli si era dimesso dalle cariche pubbliche. Era stato ricompensato col titolo onorifico di marchese di Gallinella. Ma certamente egli aveva perso ogni influenza politica. ')
Non abbiamo finora elementi in proposito ma non è da escludere che egli si sia dimesso proprio di fronte alle difficoltà dei tempi di cui i moti piacentini erano stati un serio simbolo. IL Ventura, nato nel 1741 e morto nel 1826, ebbe numerose cariche. Dopo la morte del Duca nel 1802 fu membro della Reggenza. Non ebbe scontri col Governo francese. Nel 1814 fu ancora a capo della Reg­genza provvisoria dei Ducati.
Le corrispondenze dei ministri governativi danno anche qualche notizia sui movimenti avvenuti a Ponte dell'Olio e a Carpando nelle stesse giornate dal 14 al 16 luglio.
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Altro carattere e altra dimensione hanno naturalmente i moti della mon­tagna piacentina nell'inverno 1805*1806, che preoccuparono le autorità francesi e lo stesso imperatore Napoleone.
Essi furono già abbastanza largamente trattate nella storiografia locale e
1) G. B. P. JANNELM, Dizionario biografico dei parmigiani, Genova, 1877 e G-. VENTURA, L'ultimo Ministro dèi primi Borbone [C. Ventarsi, Parma, 1971.