Rassegna storica del Risorgimento
TRIBUNALE DELLA MONARCHIA DI SICILIA
anno
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1972
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38
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Edith Saurcr
JX riguardo dimostralo dui Vnliruii per le difficoltà dei Borboni a eausa dei movimenti d'indipendenza in Sicilia, il suo consiglio di tener segreto lo stalo reale della questione furono i momenti che indussero 1 giudice a riapplicare i principi di una prassi di diritto consuetudinario.
Il miniatro Cassisi non volle cedere. Il 16 ottobre 1852 inviò di nuovo a Roma il vescovo di Aversa, nominato poco tempo dopo nunzio apostolico a Monaco. ')
Nella sua prima lettera al vescovo, Cassisi fondava le richieste del governo napoletano non tanto sul diritto tradizionale del re, quanto sulla necessità di prendere in considerazione la suscettibilità dei Siciliani; egli giunse a parlare di una possibile abolizione della Monarchia:
Ed allora quali ne saranno le conseguenze? V. E. Rev.ma conosce la suscettibilità del nostro Paese, e conosce meglio che ogni altro come il privilegio della Monarchia è popolare...2)
Nel corso delle trattative emerse fortemente la tendenza di Roma a ridurre il tribunale alle sue dipendenze. De Luca trattò principalmente con il cardinale segretario di Stato, Antonella con il sostituto della Segreteria di Stato Giuseppe Berardi,3) e con il card. Santucci della Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari; ebbe però anche tre udienze presso il papa.4) Fino ai primi di novembre non si compirono progressi nelle trattative, essendosi dovuto attendere il ritorno di Santucci a Roma. Il 7 novembre, in un colloquio con il papa, De Luca venne a sapere che poteva essere concessa la facoltà solo in modo temporaneo.5) Egli ne informò Cassisi solamente sei giorni dopo, probabilmente perché sapeva che il ministro attendeva una conferma perpetua . ''' Il suo mediocre successo lo indusse ad inviare a Napoli relazioni sempre più rare, tanto che Cassisi, non avendo più ricevuto notizie da De Luca per un mese intero, cominciò a preoccuparsi del suo stato di salute.7)
L'unica concessione di Roma era di attribuire la facoltà della dispensa ad triennium.*) Non fu, però, possibile raggiungere rassicurazione d'un rinnovamento dopo la scadenza. Cosi il soggiorno di De Luca si prolungò sempre più e la sua missione falli, non essendo né Roma né Napoli disposte a cedere.9)
I rapporti tra Roma e Napoli divennero sempre più tesi. La Curia minacciò di mandare una circolare ai vescovi siciliani; il governo del Regno delle due Sicilie rispose con la minaccia di pubblicare scritti segreti della Santa Sede e quei documenti che comprovavano la legittimità della Legazia Aposto-
J) Cassasi a De Lara, 16 ottobre 1852, Spogli IH.
2) Cassisi 3 De Luca, 26 ottobre 1852, idem.
3) De Luca a Cassisi, 13 dicembre 1852, idem, Giuseppe Berardi è dal 1851 al 1867 sostituto nella Segreteria di Stato.
4) Il 26 ottobre, 7 novembre 1852 e il 4 gennaio 1853 il Papa riceva in udienza il De Luca, idem,
5) De Luca n Cassisi, 13 novembre 1852, idem. ) Idem.
7) Cassisi a De Luca, 13 dicembre 1852, idem.
8) De Luca a Cassisi, 18 dicembre 1852, idem.
9) Cassisi a De Luca, 21 dicembre 1852, gli annuncia la ferma decisione del re di conservare intatti i diritti del Tribunale, idem.