Rassegna storica del Risorgimento
TRIBUNALE DELLA MONARCHIA DI SICILIA
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1972
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Sui tribunale delta monarchia sicula
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la Bolla, quanto il Breve, allo scopo di poter pubblicare Puna e l'altro, subito che si fosse presentata una opportunità di commovimenti e di convulsioni politiche nella Sicilia prima del ritorno della legittima Dinastia . 'J
Con questa formulazione la congregazione aveva totalmente aderito al parere del card. Caterini, 0 quale era riuscito a far accettare in ogni punto la sua opinione. La Bolla Fideli e tutti gli editti posteriori vengono ritirati; i vescovi siciliani ricevono ex integro i poteri che la S. Sede concede loro, quindi non tutti quelli che la corona siciliana aveva posseduto fino ad allora (anche se dopo tutto essi dovevano ottenere una gran parte dei privilegi temporaneamente limitati).
Fatta la relazione al Papa, Pio IX decise di preparare le minute della Bolla e del Breve. Il primo abbozzo della Bolla e del Breve fu scritto in italiano : Traccia per stendere la Bolla di soppressione della Legazia, e del Giudice, e Tribunale di Monarchia in Sicilia e Breve di facoltà per la Sicilia .2) I documenti di Clemente XI Romanus Pontifex e Cum nos hodie furono espressa-mente citali come modelli per la Bolla e per il Breve. La congregazione cardinalizia del 28 gennaio 1864 apportò solo piccoli emendamenti al testo latino. 3)
La Bolla e il Breve vennero cosi a trovarsi nella redazione con cui furono pubblicati tre anni dopo; nel frattempo però Roma intraprese ancora alcuni passi importanti.
Il 4 giugno 1864 il card. Antonelli scrisse ai vescovi di Trapani, Caltanis-setta e Caltagirone per conoscere il loro parere riguardo al progetto di Roma.4) La risposta dei vescovi interpellati rispondeva alla sua aspettazione. Tutti caldeggiavano la soppressione della Legazia, a condizione, però, che l'autorità episcopale venisse rafforzata con la trasmissione ad essa dei privilegi propri del paese. Quanto alla data della pubblicazione del Breve essi non erano però unanimi. Il vescovo di Caltagirone fece notare tutto la gravità di una pubblicazione immediata: L'attuale momento, anziché propizio alla cosa, sarebbe dannoso. Grazie a Dio per le cure de' Vescovi non solo si è vinta la diffidenza e l'avversione alla S. Sede, ma si è ispirato tale un entusiasmo per essa, che maggiore non può considerarsi. I tristi alzerebber le grida proclamando ingiusta, e dispotica la Corte Romana, e sedurrebbero i più. È prudenza aspettarsi il tempo opportuno, il quale giunto, è dovere de* Vescovi e de' Superiori de' Regolari subito rassegnarlo alla S. Sede .s)
Queste parole ci fanno ricordare i timori di uno scisma espressi da mons. Franchi, timori evidentemente condivisi a Roma, perché altrimenti non si comprenderebbero gli sforzi del Vaticano per provocare richieste scrìtte da parte di
1) Ponenza, 1867. Sicilia. Progetto di soppressione del Tribunale detto di Monarchia. CATALANO, p. 130 supponeva che la pubblicazione fosse stata ritardata a causa del timore che la loro pubblicazione potesse influire a rendere più dure le deci sioni del Parlamento italiano .
2) Ponenza, 163, 159467.
3) Progetto di Bolla e di Breve per la Sicilia. Approvato dalla Congregazione Prelatizia nelle successive adunanze in esecuzione degli ordini della Santità di N. S. Bolla e Breve approvati dagli Emi. Cardinali nella Congregazione del 28 gennaio 1864, idem Add. V. Membri della Congregazione cardinalizia: Patrizi, Panehianco, Bizzarri, Antonelli, Caterini.
*) Idem, 1867, aomm. 1-3. 5) Idem* 15,