Rassegna storica del Risorgimento
TRIBUNALE DELLA MONARCHIA DI SICILIA
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1972
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zione della Chiesa dallo Stato, non si mostra oggi molto geloso della conservazione di diritti o privilegi benché provenienti da apostoliche concessioni >. '>
Ma questa speranza tardò a compiersi. Il giudice era una pedina del governo contro la gerarchia fedele a Roma; egli aveva reso al governo preziosi servigi e non poteva essere lasciato cadere così facilmente. Il governo anche ricusava fortemente la soppressione del Tribunale.2i Dopo la sna morte, però, nel 1869 non fu più nominato un nuovo giudice; la scomunica aveva isolato Rinaldi dai fedeli e un nuovo giudice si sarebbe trovato nell'impossibilità di svolgere il suo lavoro.
Con l'art. 15, tit. II, della legge delle guarentigie del 13 maggio 1871 il governo italiano, da parte sue soppresse la Legazia Apostolica.3) Anche i sostenitori della Legazia dovettero riconoscere che questo diritto era inconciliabile con il principio della separazione della Chiesa dallo Stato. I difensori della Monarchia erano tutti siciliani, come Crispi e Ugdnlena; l'articolo della legge suddetta fu approvato senza difficoltà nella Camera dei deputati e in quella del Senato.
Agli occhi di certi Siciliani la Monarchia appariva come uno strumento per democratizzare la chiesa siciliana, avendo essa il potere di annullare le decisioni della gerarchia: Questa Legazia aveva una facoltà la quale sola bastava per tutte, aveva il diritto di mettere il veto a tutti gli atti dell'autorità ecclesiastica. Ora, sarebbe bastata questa sola giurisdizione conservata, per creare il più potente dei mezzi di difesa contro questa gerarchia ecclesiastica .4)
La Monarchia rappresentò certo un'ingerenza sull'autorità papale ed episcopale; essa dovette però andar in rovina, allorché si stabilì fra Stato e Chiesa un dissidio completo. In queste circostanze il Tribunale, come strumento nelle mani dello Stato, dovette perdere agli occhi dei fedeli ogni credibilità.
EDITH SAURER
0 Della Legazione A plica di Sicilia. Ragionamento in difesa della 5. Sede, Torino, 1869, p. 15, cita la reazione ufficiale del Governo, 12 novembre 1867 I giornali di Roma pubblicarono qualche tempo fa una Bolla Pontificia con la quale si pretendeva sopprimere la Legazione Ap.lica di Sicilia. Il Governo del He non ha bisogno di far rilevare l'abuso di siffatto provvedimento, che tende a privare la Corona di una prerogativa inviolabile -per la sua legittima origine e pel costante possesso ormai di otto secoli. Si limita pertanto a dichiarare, ebe volendo mantenere illesi contro qualsiasi usurpazione le prerogative della Corona, ha preso le necessarie disposizioni... .
2} Anche il Tribunale non era più molto efficace, soprattutto dopo l'introduzione del matrimonio civile. 186S. CATALANO, p. 142 sg.
3) CATALANO, p. 144.
*) FRANCESCO SCADUTO, Guarentigie Pontificie e reiasioni tru Stato e Chiesa, Torino, 1884, p. 220, ann. 2, Deputato Taiani, 5 maggio 1875.