Rassegna storica del Risorgimento

PRALORMO, CARLO GIUSEPPE BERAUDO DI ; MILANO ; GUERRA 1848-1849
anno <1920>   pagina <23>
immagine non disponibile

, a carote DI momto s tA PAPE m MÌLAMÓ 23
Abbondavano, non v'ha dubbio, in questo ceto le nullità, talvolta pretenziose ; l'istruzione, quasi esclusivamente in mano all'elemento ecclesiastico, presentava in genere lacune deplorevoli ed aveva un indi­rizzo politicamente sospettoso e scientificamente negativo; l'orienta­mento generale delle idee, poi, si ispirava all'ortodossia dogmatizzata . dal Congresso di Vienna, e non era quindi gran che favorevole ad una grande estensione di vedute.
Ma è anche innegabile che, per il fatto stesso che le vie.del vasto mondo, per lo spiraglio delle cariche pubbliche, erano aperte quasi loltanto ai membri di; questo ceto, essenzialmente fra essi si trovavano persone le quali, avendo avuto occasione di viaggiare, dì trattare que­stioni di interesse non puramente locale, di prendere largo contatto con la vita degli altri popoli, si erano formati una coltura solida, pra­tica e vasta, che li rendeva veramente degni di tenero nell'ordinamento generale dello Stato quelposto preminente che la nascita assegnava loro.
Ministri, diplomatici, militari, magistrati, essi costituivano un ele­mento veramente scelto, e la loro disciplina di mente e di cuore, la loro illimitata [devozione al Sovrano, che impersonava la Patria, fu in ogni tempo prima e principale causa della vitalità del Piemonte.
Devozione illimitata, ma anche illuminata, perchè ogni qualvolta qualcuno dei principi, o perchè meno ben dotato di facoltà intellet­tuali, o perchè traviato da influenze non buone, sitiepèpei? avviarsi su di una falsa strada, sempre trovò nei suoi consiglieri uomini risoluti che non si peritarono, a rischio di perdere il favore sovrano (il che equi­valeva allora a comproinetteije irrimediabilmente la propria posizione politica e sociale), a rappresentargli la verità della situazione, talora con sincerità di forma ignota ai nostri temj e sempre con fermezza, impedendogli di compiere atti di gravità Imparabile.
Senonehè questi nomini operavano nell'ombra discreta degli inac­cessibili Gabinetti d'allora, e dando il meglio di so stessi, in un diuturno lavoro anonimo alla gloria del Re, erano persuasi di fare semplice- mente il loro dovere* ìtalo gli archivi polverosi delle vecchie case e dei castelli cadenti eon8ervaii Il,aiiinitj:nfeftì(,e- memorie della loro) Mèlli-gente attività,netta quale sta ÈsSgrefco della fortuna1 di Gasa Savoia:* mai-loro; nómi - Sto fed-ziinu. Priaee:>, Pridormo e tanti altri sono persino ignoti; alla; /guatò totalità fel Italiani
H .etera costipi jBfr la parte SniO*1 simpatica del sistema. Quanto 'acostumulla .poteva jQniaceiargMj: ma, eomiélemento afe lixd dell'organismo social lÉJfpMtW ? tentacolo di quella .fasta e potente associazione internazionale che* sfrattando il senti-