Rassegna storica del Risorgimento
BATTAGLIA DI MENTANA 1867; MARRELLI PIETRO
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1972
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Pietro Marnili
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la sua costituzione con un proclama che invitava il popolo italiano a raccogliersi sotto la bandiera della libertà per compiere l'edificio nazionale . ")
La situazione politica europea sembrava volesse favorire il programma dei democratici, generoso negli intenti, ma utopistico per impreparazione e povertà di mezzi. La guerra, cui Napoleone cercava di trascinare a suo fianco anche l'Italia, sembrava inevitabile; e con essa si profilava la possibilità di inalberare la bandiera italiana sul Campidoglio .2)
Si dava inizio, nella seconda metà di aprile, ad un'intensa opera di preparazione affidata ai Comitati, che attecchirono nelle città e nei paesi, secondo le varie tendenze politiche. Naturalmente si urtavano, si scontravano sul piano delle rivendicazioni e delle ideologie, gareggiavano nelTaccaparrarsi il maggior numero possibile di aderenti e nel far breccia nell'animo dei giovani, che in quelle contingenze, per l'aspetto esclusivamente militare dell'impresa, interpretavano il ruolo di protagonisti. Miravano inoltre, per invogliare i diffidenti, a legittimare le loro posizioni di fronte al paese; ma il loro operato ricorse sempre ai sotterfugi delle società segrete. E non poteva essere altrimenti, se si acuivano sempre più i contrasti tra il Governo e i Comitati, e tra questi reciprocala ente.
Per la provincia dell'Aquila fu dato incarico al Marrelii di costituire un Comitato Elettorale Permanente, i cui membri avrebbero dovuto settimanalmente versare il loro obolo alla cassa comune . In esso solo il presidente designato, cioè il Marrelii, avrebbe ricevuto istruzioni confidenziali , per potere in ogni circostanza agire in conformità dei supremi interessi della Nazione . Gli affiliati avrebbero dovuto prender parte solo alle elezioni e cose generali .3)
Il Marrelii declinò l'incarico, perché i democratici aquilani erano turbati da discordie intestine, ma anche perché, quasi contemporaneamente, gli. fu rivolto, per espresso desiderio del Mazzini, invito a fondare in tutta la provincia dei piccoli centri dell'Alleanza repubblicana universale. Per interessamento del nostro patriota la provincia de L'Aquila ebbe dei centri attivi che si proposero di rispondere in ogni circostanza ai bisogni della patria e di portare la robusta gioventù abruzzese sui campi di battaglia per abbattere l'ultimo capo dell'idra .
Intanto, a Firenze, i consorti stavano tramando per far cadere il Rattazzi, senza provocare una crisi ministeriale, per paura che l'opposizione andasse al potere. Alcuni democratici, tra i quali Federico Salomone, intendevano secondare le loro trame per far cadere il Governo. Ma i più disapprovarono questo tentativo nel timore di ricadere fra le mani dei Minghetti, dei Peruzzi, degli Spaventa, dei Ricasoli, non essendo ancora la sinistra al caso di afferrare le redini del governo . Di questo avviso era anche Garibaldi.4)
Vi furono manovre conciliative di diversa estrazione politica per tenere fermi la Sinistra parlamentare e il rumoroso Partito d'Azione, cosicché nel-
) B. P., ScAff. L 28, voi. I, mi. 2-3-4-5: opuscolo; n. 17; Filippo Costa a P. Marrelii, Firenze, 27 maggio 1867.
2) B. P., Scafi*. L 28, voi. I, n. 6; Fabio Cannella a P. Marrelii, Sulmona, 26 aprila 1867.
3ì Ibidem.
4) B. P., Scafi*. L 28, voi. I, n. 8; F. Salomone a P. Marrelii, Firenze, 29 aprile
1867.