Rassegna storica del Risorgimento
BATTAGLIA DI MENTANA 1867; MARRELLI PIETRO
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Sestitio Antonio Falusm
da voler ritardare sino die l'azione per riformare le sue idèe. Anzi qualcuno, come si è accennalo, sosteneva che per quell'anno non vi potesse essere altro fatto su Roma , perché si era parlato troppo di questa sventurata città , ma nulla di positivo si era concluso per la difettosa organizzazione delle operazioni, che finirono con; lo sbandamento di Poggio Catino e pregiudicarono immensamente alla salute di Roma. Secondo queste voci non rimaneva altro da fare, ma in un tempo successivo, che una spedizione alla Marsala : sbarcare per un punto della costa romana un migliaio, essere in poche ore alle porte di Roma, e contemporaneamente quei di dentro fare . Il che, per il momento, a giudìzio dei più riflessivi, appariva irrealizzabile, perché lo stesso Garibaldi era avversato da tutti, anche dagli stessi suoi amici, e il Governo per di più aveva rinforzato i passi della frontiera del Papa e la flotta italiana incrociava tra Civitavecchia e Genova. '
Il Marrelli per uscire dall'aggrovigliata situazione, volle conoscere il parere del Mazzini, al quale scrìveva: Mi trovo nella posizione di dover tenere pronta la gioventù, la quale (sii pur certo) correrebbe irresistibilmente ad un appello di Garibaldi. Ho detto a costui la gioventù vuole, come noi vogliamo, la bandiera repubblicana, che se questa non si alzerà una volta finalmente non ci muoveremo affatto; ma chi potrebbe frenare l'impeto della gioventù che non ragiona a sangue freddo come noi e che comunque ammonita e dall'esperienza del passato edotta non guarderebbe le conseguenze dell'antica forinola di Garibaldi?
Voglio sperare che nel movimento che si va preparando, Garibaldi sia di concerto con te; ma se la sventura facesse avverare il contrario, dammi una norma sollecita . Lo informava che nelle province limitrofe si andavano formando diversi drappelli di volontari , ma non era ben chiaro se alcune bande apparse nelle più alte montagne dell'Abruzzo fossero di volontari insorgenti, ovvero orde brigantesche .2)
U Mazzini gli fece sapere che disapprovava un movimento non adeguatamente e seriamente preparato, ma che ad un eventuale tentativo garibaldino si sarebbe dovuto dare l'appoggio necessario, e, a conclusione dell'impresa, mandar il grido di repubblica . 3)
Il Generale contrariamente al parere dei suoi amici, scriveva intanto Solo-mone al Marrelli il 22 luglio, è deciso di agire e i nostri giovani rimarranno nel beato ozio abruzzese? Ciò ti dico con tutta l'anima ed aggiungo di non accomodarmi olle teorie da voi manifestate. Quando si vuol fare decisamente, le velleità devono scomparire . ""
Il Marrelli, per dare una risposta ampia e aperta alle continue richieste di chiarimenti, per aggiornare sulla situazione i suoi collaboratori e soprattutto per conoscere francamente i loro pareri, decise di fissare un convegno. Esso, però, per l'infierire del colera non ebbe mai luogo, e, in Bua vece, il 1 agosto diresse ai collaboratori una circolare, con le seguenti domande, cui esigeva
') B. P., Scafi. L 28, voi. I, n. 76; Andrea Giunnelli a P. Marrelli, Firenze, 26 luglio 1867.
2) B. P., Scaff, L 28, voi. I, n. 69; N. N. TP. Marrelli] a G. Mazzini, Aquila, 16 loglio 1867; BRUNO, op. cfc, pp. 177-178.
3) Questo documento non ò tra i fondi del Marrelli, ma la risposta del Mazzini si può agevolmente dedurre da altre lettere dello stesso Mazzini e del Marrelli.
*) B. P., Scaff. L 28, voi. I, n. 73; F. Salomone a P. Marrelli, Firenze, 22 luglio 1867; 13nUNO, op. cfo, p. 178.