Rassegna storica del Risorgimento

BATTAGLIA DI MENTANA 1867; MARRELLI PIETRO
anno <1972>   pagina <83>
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Pietro Marmili
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suoi frutti: il seggio papule rafforzata per ora dalle franche alabarde, e la causa dei fucili chassepol vinto, dopo l'esperimento fattone sul petto di noi poveri volontari laceri, scalzi e male armati. Che il eangue versato ricada sol capo di un governo infame, che fece rimanere l'esercito, a poche miglia lontano, impas­sibile spettatore dell'eccidio di tanta gioventù, consumato da stranieri soldati. Vi sono delle rimembranze che agghiacciano il cuore e costringono a Ingranare. Or io non voglio inviarvi pianto plasmato con bestemmie .l) Da Teramo Fi­lippo Delfico scriveva: Riavremo i nostri prigionieri tra breve; e serviranno per rimandarli quando scoppierà nuovamente la lotta, per poco repressa dagli sgherri del Papa e dai Gallici Armenti. Qui siamo fermi ai nostri posti e cre­diamo non sia lontano il tempo di nuovi lavori. Il sangue dei martiri reclama vendetta e dal sangue dei martiri si avrà la libertà . 2> Da Firenze scriveva l'Estivai: Per parte mia ti dirò che sono un poco avvilito, anzi se debbo dire il vero lo sono molto. La conclusione di quest*ultima campagna mi ha scorato affatto, e la perdita di quei quattro mesi ha rovinato i miei affari personali .3) Ho imparato molto e molto in questa escursione e visto cose e intese pa­role che non avrei voluto vedere né sentire diceva il Mattei al Marrelli . Con mezzo sicuro e con più riposo ti scriverò di tutto, come pure di qualcuno che non potendo pei suoi divertimenti carpirmi il mio denaro mi ha detto a Terni che io mangiavo i denari dei Comitati, come altri facevano in Aquila e altrove! Sono nauseato ,4'
Potremmo continuare ancora per molto a mettere in luce le vibranti pole­miche del dopoguerra, poiché i documenti al riguardo non mancano; ma siano sufficienti queste poche note esemplificative a farcene conoscere il contenuto e
10 spirito.
Al nuovo arresto di Garibaldi seguiva quello di molti altri protagonisti e organizzatori della sfortunata vicenda: basti ricordare Orazio Mattei per Avez-zano e Antonio Orsini per Sulmona. Il 2 dicembre furono perquisite le case del Marrelli e dell'avvocato Angelo Cifani senza alcun risultalo compromettente; ma i due patrioti, per ordini superiori venuti da Firenze , furono ugualmente tratti in arresto. H Marrelli, allora malato, fu condotto in vettura al forte della città, seguito dal Cifani.5) È l'omaggio di Gualtiero al Bonaparte scriveva
11 Popolo d'Italia commentando l'accaduto per offrirgli le prove della co­spirazione europea e legittimare l'intervento francese in Italia a cui i nostri reggitori consentirono insieme all'eccidio di Mentana.6'
Dopo cinque giorni di detenzione i due illustri cittadini aquilani furono liberati; e il giorno 17 dicembre l'autorità giudiziaria pronunciò la libertà asso­luta per inesistenza di reato. Essi presentarono in seguito formale querela contro il Prefetto per arresto arbitrario e violazione di domicilio .7)
) B. P Scaff. L 28, voi. Ili, n. 106; G. Porta a P. MasreHi, Chieti, 13 novembre
2) B. P Scaff. L 28, voi. IV, n. 21; Filippo Delfico a P. Marrelli, Teramo, 24
novembre [18671.
3) B. P Scaff. L 28, voi. IH, n. 110; V. Estivai a P. MarreUi, Fkense, 21 no­vembre 1867,
*) B. P., Scaff. L 28, voL HI, n. 109; 0. Mattei a P. Marrelli [9 novembre 1867];
BRUIVO, op. cit* p. 206.
5) Cfr. VAmiternino del 15 dicembre 1867, anno II, n. 83.
6) Gfr. Il Popolo d'Italia del 9 dicembre 1867, anno VIII, n. 335.
7) Cfr. Il Popolo d'Italia del 18 dicembre 1867, anno VIU, a. 344.