Rassegna storica del Risorgimento

MUSEO FIORONI DI LEGNAGO
anno <1972>   pagina <95>
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Il Musco Fioroni di Legnago 95
Presentano particolare interesse lettere autografe di Vittorio Emanuele II, Carlo Alberto, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Ippolito Nievo ed alcuni documenti personali di Carlo Montanari. La sentenza della condanna a morte del legnagliele Pier Domenico Frollini, uno dei martiri di Belfiore, completa i cimeli di questo ambiente.
Un'altra sola è dedicata esclusivamente a ricordi dei garibaldini legnaghesi; vi è anche custodita la chiave della Fortezza di Legnago.
Terminano questa parte due stanze comunicanti: nella più piccola sono conservati ricordi e fotografie della marchesa Giuseppina Raimondi ed altri di patrioti legnaghesi, nell'altra la camera da letto dell'Albergo Paglia di Legnago dove alloggiò Garibaldi nel 1867, in esatta ricostruzione, con i mobili originali. Ritornando nel salone d'ingresso si può passare nell'ala opposta del museo, i cui locali sono dedicati a testimonianze delle ultime guerre (Guerra di Spagna 1936; Seconda Guerra mondiale con le campagne d'Africa, Grecia, Russia, Iugo­slavia, Albania). Queste stanze, a differenza di quelle dedicate al Risorgimento, sono stale volutamente arredate con teche e vetrine moderne, che, nella loro lineare impersonalità, lasciano ai cimeli il compito di parlare, essi soli, al nostro animo, di fatti per noi ancora troppo recenti e dolorosi.
Questo lato è perfettamente simmetrico, nella sua disposizione, all'altro: anche qui troviamo un vasto corridoio che collega le varie stanze e che raccoglie fotografie, ricordi, testimonianze e cimeli (tra cui un'urna contenente terra in­sanguinata) della Divisione Acqui, distrutta a Cefaionia nel settembre 1943. Il presidente dell'Associazione Nazionale Reduci Divisione Acqui, poiché il nucleo più consistente della Divisione era legnaghese, ha desiderato che questa venisse rappresentata e ricordata in questo museo con molti cimeli e fotografie provenienti da tutta Italia, depositandovi anche la bandiera dell'Associazione decorata con medaglia d'oro.
Una sala è dedicata alla Marina nella Prima e nella Seconda Guerra mon­diale: agli occhi dei visitatori le gesta sul mare rivivono attraverso bandiere, armi e cimeli vari; attira l'attenzione il modellino dell'incrociatore Pela af­fondato il 29 marzo 1941 a Capo Matapan. Nell'altra è ricordata l'Aviazione, con oggetti provenienti dal Fronte Marmarico e con parti di una superfortezza ame­ricana caduta presso Legnago nell'ultimo conflitto.
Le altre stanze di questa ala sono ancora in allestimento in quanto, sino alla recente scomparsa della signorina Fioroni, erano abitate dalla munifica donatrice. Il materiale da sistemare è ancora molto numeroso: ci sono documenti interessanti come passaporti, fogli di via e di congedo del tempo della domina­zione austriaca, della Repubblica veneta e di quella romana, molte lettere dei fratelli Cairoli e dei patrioti legnaghesi.
Di notevole importanza è tutto ciò che riguarda la Guerra '15-'18, che per ora è tutto contenuto nell'archivio, ma che presto occuperà quello che era il grande studio della Fondatrice, secondo il suo espresso desiderio: Il mate­riale della Guerra 1915-'18 verrà sistemato negli ambienti attualmente adibiti ad abitazione, perché il museo è la mia casa >.
Cosi, tra breve tempo, si realizzerà l'antico e nobile sogno della signorina Fioroni; il suo museo sarà come una carrellata di ricordi . una panoramica sulla storia italiana, profondamente sentita da chi ha voluto esprimere, anche in questo modo, il suo amore verso la Patria e gli Italiani.
Ann UNA SBAMPATO ARCANGELI