Rassegna storica del Risorgimento

MUSEO FIORONI DI LEGNAGO
anno <1972>   pagina <97>
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Libri e periodici
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della letteratura e poeta agli Inizi di una sua poesia del 1859 rivolta all'Italia. E questo elemento essenziale rimane al fondo di tutte le valutazioni dei vari perso­naggi rossi che, spesso a più. riprese, soggiornano nel nostro paese. Accanto ai diplo­mataci, nello stesso periodo risorgimentale in Italia < soggiornarono anche letterati che si interessarono di politica e uomini polìtici che furono anche letterati, i quali vennero in Italia desiderosi di conoscere la vita intellettuale e seppero apprezzare l'atmosfera in cai vissero comprendendone il significato . Ettore Lo Gatto nel IV ca­pitolo dedicato appunto a L'Italia del Risorgimento e i Russi rivolge la propria attenzione agli uni e agli altri, tenendo presente che i due momenti principali di questo incontro furono il 1848 e gli anni immediatamente ad esso seguenti, e il 1859 con le sue propaggini negli anni sessanta s>.
Come è bene sottolineare - e come si desume dalle stesse pagine dense e suc­cose di E. Lo Gatto la presenza dei rossi in Italia in epoca risorgimentale riflette le stesse divisioni e contras ti della società rossa dell'epoca: una stratificazione che mette di fronte la Russia della classe dirigente aristocratica, della diplomazia, del­l'esercito e dell'alto olerò, stretta intorno allo zar, e l'altra, tutta diversa, sotterranea e perseguitata, che trova rifugio e possibilità di esistenza all'estero e, anche in Italia, darà vita al primo socialismo russo. Fra questi due ambienti di russi che prendono contatto con la realtà risorgimentale italiana non vi è nessun rapporto fisico e umano e se i primi si muovono in genere fra i circoli nobiliari dove hanno amicizie e strin­gono parentele, i secondi primi fra tutti Herzen e Baku ni n finiscono per muo­versi nell'ambiente mazziniano e garibaldino. Unico punto in comune fra gli uni e gli altri sono l'adesione affettiva allo sforzo risorgimentale (seguito come da Dobro-ljubov o Bakunin a contatto diretto di Garibaldi, o da un Vjazemskij ed altri nel­l'ammirazione di Silvio Pellico) e l'apprezzamento del valore della libertà e del­l'ascesa nazionale.
LI quadro complessivo che Ettore Lo Gatto ci offre di questo mondo russo che si muove fra Torino e Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli ed altrove è vera­mente indicativo di un clima morale, riscaldato, anche in Russia e grazie a questi uo­mini che si muovono in Italia, dalle idealità risorgimentali. Averlo illuminato, con am­piezza di particolari e attenta visione d'insieme, rappresenta un nuovo merito che si aggiunge agli altri di tutta una vita di nobile impegno srienrifico.:
ANGELO TAMBORIU
VIUORIO FHOSINI. Intellettuali e politici del Risorgimento (Studi Risorgimentali, n. 10); Catania, Bonanno, 1971, in 8, pp. 238. L. 2.800.
Tra le iniziative editoriali che hanno meglio illustrato la vita intellettuale sici­liana degli ultimi venticinque anni è da annoverare certamente la collana di Studi Risorgimentali , pubblicata per i tipi dell'editore Bonanno di Catania, sotto l'egida del Comitato catanese dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
La collana, autorevolmente diretta da Vittorio Frosini, si è imposta, sin dal suo primo apparire, all'attenzione degli studiosi con una serie di volumi il cui interesse andava ben oltre 41 circoscritto ambito della storiografia locale, per ricollegarsi o meglio, per fondersi con la più agguerrita ed accorta indagine storiografica italiana ed europea. È sufficiente dare una rapida scorsa ai nomi dei collaboratori che ri sono avvicendati tulle copertine dei volumi di questa collana, per rendersi conto dei motivi che stanno alla base del successo e del prestigio che gli Studi Risorgimentali hanno saputo conquistarsi in questo primo lustro di vita: Mario Condorelli, Buggero Moscati, Rosario Romeo, Denis Mack Smith, Fernando Matizotti, oltre allo stesso diret­tore detta collana Vittorio Frosini, tanto per citare gli autori più noti anche al let­tore medio non specialista.
La collana di e Studi Risorgimentali > e giunta in questi giorni all'importante traguardo del suo decimo volume, che, come il primo, porta la firma del suo diret-