Rassegna storica del Risorgimento

PRALORMO, CARLO GIUSEPPE BERAUDO DI ; MILANO ; GUERRA 1848-1849
anno <1920>   pagina <31>
immagine non disponibile

*
H C01KKH DI PHAL0BMQ B XA PACE PI MILANO 81
atato il caposaldo del programma al quale egli aveva sottoscritto nelle recenti elezioni ; ed ora esitava fortemente a portarsi a quell'estremo. Quand'ecco la proclamazione della Repubblica a Roma ed a Firenze suggerirgli un'idea che BÌ riconnetteva col suo passato di propaganda federalista, e nello stesso tempo cosi almeno egli riteneva era destinata a salvare l'onore della sua firma per quanto concerneva la guerra coU'Àustria.
Egli propose dunque un intervento armato in Toscana ed a Roma, mercè il quale si sarebbero ottenuti due scopi : trionfare della repubblica, ossia ristabilire l'ordine, e quindi presentare all'Austria un'Italia forte e compatta che avrebbe saputo farsi ragione da sé.
Ma il partito democratico non gustò la finezza e si ribellò senz'al­tro all'idolo che esso stesso aveva innalzato.
Carlo Alberto, che della ripresa delle ostilità aveva fatto ormai una questione di onore, ed era risoluto a gettarsi a corpo morto nella lotta, coll'eroismo della disperazione, non sostenne il suo primo mini­atro, verso il quale, del resto, non aveva mai nutrito né fiducia, né sim­patia.
Il 20 febbrario il Gioberti cedeva al generale Chiodo la presidenza del Consiglio, e un mese dopo l'esercito piemontese chiudeva colla rotta di Novara la più breve campagna del secolo.
Ma Novara fu sconfìtta per il partito democratico, non per il Pie­monte. Il piccolo regno usci, dalla lotta infelice, indebolito, ma non ab­battuto, né disonorato. Esso si sostenne mercé la dignità morale che Carlo Alberto dimostrò abdicando, mercè la fermezza e l'intuito poli­tico di Vittorio Emanuele. In ogni modo il Piemonte aveva sugli altri Stati italiani una grande superiorità morale, per il solo fatto di aver combattuto, e combattuto sino all'ultimo.
D'altra parte la severa lezione aveva fatto giustizia della demago­gia, e di fronte all'Austria rimaneva la parte migliore del Piemonte, fesa saggia e cosciente dalia dura prova* della sventura.
L'Burop'a assistè allora ad uno spettacolo unico nella storia: a un vero popolo ed un vero re intenti ad unire il loro sforzo concorde t per salvare la Patria (1).
(1) Bevve dm Beva Montles, 1849.