Rassegna storica del Risorgimento
MUSEO FIORONI DI LEGNAGO
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1972
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Vita dell'Istituto
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vita civile, e laureatosi in Lettere, si dedicò all'insegnamento con lutto le risorse della sua viva intelligenza e della sua vasta cultura. Le ore libere le impiegava nello sta* aio paziente e meticoloso dei fatti storici, cercando sempre di avere notizie dirette: e per questo non esitava ad affrontare viaggi anche faticosi per visitare luoghi o per interrogare persone.
Lo studio dei Mille lo spinse più volte in Sicilia e in altre regioni. Ricordo la prontezza veramente giovanile (ed era nato nel 1894!) con cui aderì all'invito di portarsi a Chioggia il 30 novembre 1963 per l'inaugurazione del monumento a Giuseppe Marchetti, il più giovane dei Mille. Si recò nella città lagunare con lo spirito del garibaldino superstite, del veterano che si compiace nel vedere ricordate le glorie del proprio reparto.
A me, allora giovane studioso di problemi storici, fu pròdigo di preziosi consigli che difficilmente potrò dimenticare.
Nel corso della sua vita raccolse con vero amore una lunga serie di documenti e di appunti veramente preziosi, tanto che al Miraglia giunsero richieste di notizie sui più vari argomenti storici anche dall'estero. Chi gli scriveva era sicuro di ottenere informazioni precise e ben documentate.
Con gesto munifico, egli volle che i suoi manoscritti e la sua biblioteca andassero ad arricchire l'Archivio di Stato di Torino, dove ora si trovano a disposizione di quanti s'interessano di studi storici.
ANTON MARIA SCARPA
Il 30 novembre 1971 è mancato a Torino, assistito dal nipote ing. Edoardo Al-magia, l'ing. Mario Loria, da molti anni socio del Comitato torinese, alla cui attività diede notevole contributo sia con i consigli sia con l'opera scientifica.
Secondogenito di Achille Loria, era nato a Padova, nella cui Università il padre insegnava, il 10 giugno 1892. Nel 1903 il padre era passato all'Università di Torino dove insegnerà economia politica per quasi trent'anni * e lo seguì insieme con il fratello Attilio, con la sorella Lidia e con la madre, l'astigiana Adelina Artom, dalla quale aveva ereditato la passione risorgimentale. Questa non fu certo estranea alla determinazione d'interrompere gli studi d'ingegneria, dopo quelli medi compiuti al liceo d'Azeglio, per frequentare un corso allievi ufficiali accelerato subito dopo l'entrata in guerra dell'Italia. Ancora mezzo secolo più tardi amava rievocare il viaggio con d'Annunzio, che si recava a Genova per il discorso di Quarto. A questa città era legato da affetti e ricordi che si riferivano allo zio Gino, il cattedratico studioso di storia delle matematiche, accanto alla cui preziosa biblioteca, lasciata all'Università di Genova a/finché vi fossero coltivati questi studi, volle, con uguale illuminata devozione alla scienza, che si affiancassero, in non lontana sede, la propria biblioteca e quella del padre. Infatti all'esercizio dell'attività d'ingegnere, quale direttore tecnico per vari anni (con una parentesi di circa un lustro a causa delle < leggi razziali ) di una grande industria meccanica* dopo aver conseguito la laurea nel 1920 (per tutta la durata della guerra aveva prestato servizio come ufficiale d'artiglieria}, accompagnò lo stadio approfondito delle questioni tecniche, in particolare nel settore elettrico (frequentava con pari assiduità i congressi del nostro Istituto e quelli dell'Associazione elettrotecnica italiana e di istituzioni per la storia della scienza), con ricerche nella storia dell'elettrologia e delle innovazioni nel Risorgimento. Ricordiamo, a tale proposito, le pubblicazioni sull'opera del Cavour innovatore nella brillatura del riso e nella produzione e diffusione dei concimi chimici (/ cùvotirìano molino da rìso del Regio Pareo in Torino, parte prima, La laboriosa gestazione del molino del Parco, e Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino. Classe di Scienze morali, storiche e filologiche > a. 95 ( 1960-61), pp. 563*607; parte seconda. Le caratteristiche tecniche e l'esercizio del molino del Pareo, Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino. Cinese di Scienze fisiche, matematiche e naturali >, n. 95 Ci960-61), pp. 928-969; Camillo Cavour e l'industria chimica dei concimi, Torino, Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Comitato di Torino, 1964).