Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918
anno <1972>   pagina <187>
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Nazionalisti e intervento con gli Impuri centrali 187
Il più delle volte, però, la slampa nazionalista si manteneva nel vago quando doveva affrontare la questione e tutta! più si lasciava andare ad ammettere che i nazionalisti avevano all'inizio affermato il dovere di la­sciare all'Italia egualmente lìbere tutte le vie , aggiungendo, poi, orgo­gliosamente che, e una sola settimana dopo, il corso degli avvenimenti era chiarito e, con una rapidità ed una sicurezza di intuito politico di cui nes­sun'altro partito aveva dato esempio, essi avevano riconosciuta ed additata la via dell'Italia .
Per avere un'idea, invece, di come la pensasse sulla questione la parte avversa, basterà riportare un -brano delle Memorie di Giovanni Giolitti: Molti altri, specie fra i nazionalisti, che poi furono fra i più accesi fautori della guerra contro gli Imperi centrali, accusando di tradimento chi da loro dissentiva, in quel primo momento avevano espresso e sostenuto che noi dovessimo schierarci a fianco degli alleati e 'biasimavano il governo per la sua decisione neutralista .z)
Questo diceva l'uomo che costituì un po' il simbolo di tutto il neutra­lismo italiano e che, per usare le sue stesse parole, non considerava la guerra come una fortuna, come i nazionalisti, ma come una disgrazia, la quale si deve affrontare solo quando è necessario per l'onore e i grandi inte-tessi del paese ;3) e dello stesso avviso era anche un uomo come Luigi Albertini che, pur per molti aspetti tanto diverso dai nazionalisti, era stato uno dei maggiori portavoce dell'interventismo. .
Quanto agli storici, anche quelli più vicini alle posizioni ideologiche dei nazionalisti, essi hanno sempre riconosciuto, magari alle volte con cautela, la validità di tali affermazioni. Scrive, ad esempio, il Cilibrizzi: i naziona­listi nei giorni della crisi che precedettero la conilagrazone europea, non esclusero che l'Italia potesse marciare accanto ai suoi alleati .
Fatta questa premessa nella quale abbiamo esaminato alcuni giudizi sull'atteggiamento iniziale dei nazionalisti italiani dì fronte al problema del­l'intervento in guerra del nostro paese, vogliamo ora considerare dettagliata­mente tale atteggiamento, vederne le 'giustificazioni e valutarne l'importanza ai fini della successiva campagna interventista del nazionalismo.
Non sarà inopportuno innanzi tutto dare uno sguardo retrospettivo all'atteggiamento del nazionalismo italiano nei confronti del problema del­l'irredentismo negli anni che precedettero lo scoppio del conflitto.
t) Ibidem 13 luglio 1915, nrt. Indelicati .
2? , GIOLITTI, Memorie dello ma vita, Milano, 1922, voi. TT, p. 518.
3) Ibidem, . 530.
4) L. ALBERTINI, Venti aiuti di vita politica, Bologna, 1951, voi. II, p. 244.
5) s. CnJSRiZZiì Storio parlamentare politica e diplomatica d'Italia da Novara, a Vittorio Veneto, Milano, Genova, Roma, Napoli, 1934, voi. IV. p. 503.